4.27.2011

Sulla Libia un chiarimento politico necessario perche' obiettivi strategici non chiari Pubblicato il 27/04/2011

Dalle comunicazioni rese dai Ministri Frattini e La Russa oggi alle commissioni riunite esteri e difesa di Camera e Senato non e' emerso l come gli obiettivi strategici della ricerca della pace attraverso l'uscita di scena di Gheddafi possano essere perseguiti. L lancio di missili sulla Libia, dopo che si e' interdetto, forse, l'apparato tecnico bellico ma lasciato intatto quello propagandistico del rais libico, non potrà di per se farci guadagnare ne' l cessate l fuoco ne' tantomeno una pace negoziata.

Il ministro Frattini ha più volte affermato che l'Italia ritiene utile e opportuno il coinvolgimento dell'Unione africana, quella stessa Unione africana finanziata da dieci anni proprio da Gheddafi - tra l'altro per sconfessare la legittimità dell'operato della Corte penale internazionale - che due anni fa lo incoronarono' "re dei re". Visto che di quell'organismo son cambiati solo un paio di capi di stato, Mubarak e Ben Ali, non si capisce quali siano gli elementi che confortano le dichiarazioni del ministro Frattini che, proprio come I suoi colleghi africani, riteneva fino a poco tempo fa, Gheddafi come un modello di cooperazione nord sud per la stabilità e la lotta all'immigrazione clandestina.

Infine occorre che l governo chiarisca quale sia la catena di comando, le regole d'ingaggio e se gli aerei italiani avranno in dotazione munizioni con uranio impoverito. Occorre quindi un passaggio di maggiore approfondimento su questioni di fondamentale importanza per i prossimi giorni.

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