3.07.2011

No al neutralismo equidistante della Lega, nell'attesa di intervento sancito da Consiglio di sicurezza si passi alla guerra cibernetica

In attesa che Francia e Regno unito costruiscano il consenso necessario per far si che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu adotti un'altra risoluzione per indire una zona di interdizione di volto in Libia, occorre passare all'uso della tecnologia più sofisticata per paralizzare la difesa di Gheddafi, perché non provare un radar-jamming o un denial of service per i sistemi di comunicazione e informativi del regime?

Nel frattempo, per garantirsi il tipico neutralismo equidistante della Lega, non potremo mai dimenticarci le amicizie delle camice verdi con Milosevic, il Ministro Maroni insiste coll'evocazione di scenari apocalittici sulla Libia tirando in ballo Afghanistan e Somalia che non hanno assolutamente niente in comune colla Libia. Sicuramente sarebbe utile ricordare per filo e per segno le cause e l'evolversi delle situazioni in quei due paesi, magari attraverso un confronto pubblico in una delle tante trasmissioni televisive utilizzate per creare il leader dell'opposizione dell'ultima ora, ma oggi occorre concentrarsi sul da farsi possibile: prima di doverci trovare costretti a un bombardamento come quello del 1999 in attesa della proclamazione di una no-fly zone, avendo il Consiglio di Sicurezza messo sotto tutela la Libia occorre utilizzare tutti i ritrovati tecnologici per impedire al regime di Gheddafi di comprare armi, bombardare dal cielo i rivoltosi, trasportare centinaia di mercernari dal sud e minacciare la distruzione di pozzi petroliferi. Possibile che non si voglia tentare neanche un radar jamming o un denial of service attack?

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