2.14.2011

Il meccanismo da ripristinare e' la promozione diritti umani non nuovi accordi alla 'Italia-Libia'

Nel suo giro mediorientale, letteralmnente una toccata e fuga che dubito possa esser considerato una ricerca di dialogo con chicchesia, il Ministro Frattini ha avuto l'ardire di affermare che il meccanismo creato per limitare l'immigrazione clandestina aveva funzionato e per questo l'Italia lo vuole ripristinare. 

Quel meccanismo perfetto si basava sulla dimissione di responsabilita' e degli obblighi derivanti dalla ratifica di una serie di strumenti internazionali sui diritti umani che l'Italia ha ratificato, dando in gestione alla Libia il filtraggio dei migranti. Tanto e' vero che le prime dichiarazioni della Farnesina all'indomani delle manifestazioni di piazza a Tunisi son state a favore del "modello Gheddafi".

Oggi che son caduti i regimi tunisini ed egiziani e che magari inizia a scricchiolare quello libico, se e' vero che pel 17 febbraio son state convocate delle manifestazoni a Tripoli, l'Italia si trova co 10 carabinieri a Lampedusa e nessuna proposta politica per assistere la transizione in Egitto o Tunisia capace solo di invocare il pattugliamento di frontex o di battere a cassa a Bruxelles per l'emergenza umanitaria, non che i parner europei siano messi meglio, ma almeno non hanno avuto la strategica trovata di affidare a Gheddaf il proprio successo elettorale. 

Occorre aiutare le agenzie internazionali e gli enti locali interessati a farsi carico dell'ospitalita' temporanea di chi scappa, ma occorre che il consigli europeo parli della situazione politica mediorientale e non del numero di fregate da inviare a pattugliare il Mediterraneo, sarebbe un errore
tragico.

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