1.24.2011

La solidarietà europea a Mosca non condoni leggi speciali né dimentichi conflitti caucasici

La solidarietà dell'Ue, della Nato e del Consiglio d'Europa a Mosca per i violenti e vigliacchi attacchi terroristici all'aeroporto non devono però divenire un via libera all'indurimento delle leggi speciali che già oggi caratterizzano la Federazione russa, né tantomento possono fare l'economia dei conflitti che non hanno mai smesso di infiammare il Caucaso che documentammo nell'estate del 2008 assieme all'Organizzazione delle Nazioni e Popoli non Rappresentati (UNPO) al sito http://www.unpo.org/article/8543.

La cancellazione fisica della stampa libera ha fatto sì che il mondo non potesse più venire informato di come vivano e cosa subiscano i ceceni, gli inguscezi, i daghestani, o i balcari. L'impossibilità di essere informati, e quindi di organizzare altre forme di dissenso e resistenza, ha rafforzato le frange estremistiche che aggrediscono i civili coi loro attentati. 

Occorre che la realtà delle repubbliche del Caucaso del nord venga conosciuta e discussa perché altrimenti si tornerà alle guerre degli anni Novanta che con la scusa della lotta al terrorismo internazionale hanno ucciso centinaia di migliaia di civili innocenti.

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