Con un coraggio degno di miglior causa, l'Onorevole Anna Maria Bernini accusa la strumentalizzazione ad uso elettorale delle recenti gravissime vicende che, secondo lei 'vanno inquadrate nel giusto contesto del rapporto fra Stati'. Nel ricordarle che buona parte dell'opposizione, proprio in virtù di quanto ella afferma ha votato a favore del Trattato Italia-Libia, strumento di sdoganamento di un regime violento e cinico, come dimostrano i fatti di questi ultimi giorni, vorrei ricordare alla portavoce vicaria del PdL che ai rapporti tra Stati vanno anteposti gli obblighi derivanti dall'aver ratificato gli strumenti internazionali in materia di diritti umani.
I Radicali non si scagliano contro Gheddafi in maniera aprioristica - anche se forse sarebbe uno di quei casi in cui sarebbe consentito farlo senza alcun timore di smentita fattuale - denunciano puntualmente le violazioni del diritti internazionale che l'Italia coll'accordo con Tripoli ha deciso di avallare e armare. Per il resto se l'Onorevole Bernini potesse far visita a un campo di filtraggio libico si accorgerebbe dove stia la demagogia dei proclami elettoralistici e quali guerre tra VERI poveri il Trattato sia riuscito a fomentare dando ai libici gli strumenti tecnici per aumentare la loro prepotente violenza.
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