9.24.2010

Nessuna polemica ridicola su esercitazioni militari a scuola. Ministeri spieghino il perché si usi la divisa e rendano noti i costi

Come si evince da uno degli opuscoli rintracciabili su internet all'indirizzo

http://www.milano.istruzione.lombardia.it/org/efisica/Allenati_09.pdf il protocollo l’Ufficio scolastico della Lombardia e dell’Esercito ‘Allenati per la vita’ pare essere stato ampliato al progetto "Incontri Esercito Scuola” che, come si legge nella presentazione “costituisce una delle iniziative del Protocollo siglato a Milano il 5 ottobre 2009 dal Dirigente Scolastico Regionale Lombardia Dott. Giuseppe Colosio e dal Comandante Militare Esercito Lombardia Generale Camillo De Milato. Tale iniziativa è supportata dalla sinergia tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero della Difesa che viene sempre di più sospinta dal Ministro Gelmini e dal Ministro La Russa.

Il fatto che i Ministri non fossero presenti all'effettivo lancio dell'iniziativa non ne diminuisce il ruolo. Visto però che le attività vengono svolte in divisa militare, abbigliamento non strettamente necessario né per il tiro con l'arco, né per quello colla carabina ad aria compressa né tantomeno per conoscere, approfondire o praticare la conoscenza della Costituzione o proteggere e promuovere i diritti di cittadinanza, e tenuto presente che i corsi verranno tenuti da personale dell'Esercito in congedo e che necessiteranno di attrezzature non in dotazione ai plessi scolastici e che le stesse dovranno essere svolte, come si evince sempre dal summenzionato opuscolo, in luoghi debitamente attrezzati con la Senatrice Poretti abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare che chiede: 1) la lista aggiornata dei complessi scolastici che aderiscono al programma; 2) quanti siano gli studenti che hanno deciso di partecipare; 3) quali siano in criteri di selezione; 4) quanti siano a oggi gli istruttori militari in congedo coinvolti; 5) che tipo di rimborso spese venga loro corrisposto; 6) a quanto ammontino i costi generali dell'iniziativa.



Testo integrale dell' nterrogazione a risposta scritta ai Ministri della Difesa e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

dei Senatori Perduca e Poretti

Premesso che:

vari organi di stampa hanno informato del lancio del progetto dell’Ufficio scolastico della Lombardia e dell’Esercito ‘Allenati per la vita’;

Considerato che:

in risposta a una serie di critiche mosse dal mondo delle associazioni e della politica il Miur ha rilasciato nella giornata di venerdì 24 settembre la seguente dichiarazione:

SCUOLA:MINISTERO,SU 'ALLENATI PER LA VITA' POLEMICA RIDICOLA

ATTIVITA' NON E FINALIZZATA AD ESALTARE CULTURA MILITARE (ANSA) - ROMA, 24 SET - 'Le polemiche nate dopo la firma del protocollo Allenati per la vita sono assolutamente infondate e finalizzate solo alla distorsione del progetto'. E' quanto afferma in una nota il ministero dell'Istruzione, commentando le critiche venute da piu' parti all'iniziativa che è stata siglata dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell'Esercito della Lombardia.


Il protocollo, ricorda viale Trastevere, 'non è stato firmato dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non erano presenti né alla firma né alla cerimonia. L'attività, nata in maniera sperimentale cinque anni fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di centrosinistra'.

'E' un' attività sportiva complessa e articolata che ha come primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di lavorare in gruppo e di cooperare e l'acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è affatto finalizzata all'esaltazione della cultura militare, come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazione delle attività', prosegue la nota.

'Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante, sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attività paragonabili a tecniche militari, bensì sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volontà di infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione", conclude il Miur.

Come si evince da uno degli opuscoli rintracciabili su internet all'indirizzo

http://www.milano.istruzione.lombardia.it/org/efisica/Allenati_09.pdf il protocollo in questione pare essere stato ampliato al Progetto "Incontri Esercito Scuola” che “costituisce una delle iniziative del

Protocollo “Allenarsi alla Vita” siglato a Milano il 5 ottobre 2009 dal Dirigente Scolastico Regionale Lombardia Dott. Giuseppe Colosio e dal Comandante Militare Esercito Lombardia Generale Camillo De Milato. Tale iniziativa è supportata dalla sinergia tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero della Difesa che viene sempre di più sospinta dal Ministro Gelmini e dal Ministro La Russa.

le attività vengono svolte in divisa militare, abbigliamento non strettamente necessario né per il tiro con l'arco, né per quello colla carabina ad aria compressa né tantomeno per conoscere, approfondire o praticare la conoscenza della Costituzione o proteggere e promuovere i diritti di cittadinanza;

i tagli che hanno caratterizzato le dotazioni del Ministero della Difesa e di quello dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Atteso che i corsi verranno tenuti da personale dell'Esercito in pensione ma che necessiteranno di attrezzature non in dotazione ai plessi scolastici e che le stesse dovranno essere svolte, come si evince sempre dal summenzionato opuscolo, in luoghi debitamente attrezzati.

Si chiede di sapere:

  • la lista aggiornata dei complessi scolastici che aderiscono al programma

  • quanti siano gli studenti che hanno deciso di partecipare;

  • quali siano in criteri di selezione;

  • quanti siano a oggi gli istruttori militari in congedo coinvolti;

  • che tipo di rimborso spese venga loro corrisposto;

  • a quanto ammontino i costi generali dell'iniziativa.


1 comment:

Anonymous said...

E 'vero! L'idea di un buon supporto.
Assolutamente d'accordo con lei. In questo nulla in vi e credo che questa sia un'ottima idea. Sono d'accordo con te.