9.30.2010

Dei pianisti e dei segretari "ciechi"

Votazione nominale con scrutinio simultaneo


PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 31.112, presentato dal senatore Treu e da altri senatori.

Dichiaro aperta la votazione.


(Segue la votazione).


Il Senato non approva. (v. Allegato B). (Commenti del senatore Perduca).


Ho capito, senatore Perduca, però ormai la votazione è chiusa.


Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1167-B/bis


PERDUCA (PD). Domando di parlare.


PRESIDENTE. Ne ha facoltà.


PERDUCA (PD). Signor Presidente, se noi ci siamo capiti bisognerebbe allora che capissero i senatori Segretari seduti alla sua destra.


PRESIDENTE. Invito i colleghi senatori: non c'è veramente nessun motivo che giustifichi il votare per chi non è presente. È qualcosa di estremamente negativo per i rapporti tra noi, e moralmente riprovevole rispetto all'opinione pubblica e al Paese. Dopodiché, dico subito che la prossima votazione la terrò aperta e chiederò ai senatori Segretari di passare tra i banchi ai due lati dell'emiciclo per ritirare e portare alla Presidenza tutte le tesserine inserite che non corrispondano ad un senatore presente.


[...]
 
Votazione nominale con scrutinio simultaneo


PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 31.114, presentato dalla senatrice Ghedini e da altri senatori.


Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).


Prego i senatori Segretari di passare tra i banchi ai due lati dell'emiciclo per verificare la presenza di tessere cui non corrisponda alcun senatore presente. (Commenti del senatore Garraffa).


PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.


PERDUCA (PD). Signor Presidente, volevo ricordare che esiste il motivo per cui si vota per chi non c'è.
PRESIDENTE. Lo so benissimo
PERDUCA (PD). Lei prima però ha detto che non c'è motivo; invece il motivo c'è, ed è la diaria.


PRESIDENTE. Ho detto che non c'è motivo rispetto al fatto politico. Non mi pare che ci siano votazioni che richiedono verifica. Ho detto anche che è comunque e sempre moralmente riprovevole. Non ho detto che questa è una giustificazione perché le assicuro che sono tra quelli che non credono che i fini giustifichino i mezzi, e non da ieri.
PERDUCA (PD). Non dicevo questo: dicevo soltanto che poteva essere inteso questo. Da qui ancora vedo che c'è un voto di qualcuno che non c'è. O si gioca ad «acqua e fuoco», oppure la prossima volta che verranno eletti dei senatori Segretari si farà prima una prova per capire se c'è un'attitudine al ruolo, perché altrimenti la diaria extra viene conferita assolutamente per nessun motivo. (Applausi dai Gruppi PD e IdV e del senatore Astore. Commenti dal Gruppo PdL). Faremo così: eviteremo di avere il senatore Segretario e si procederà all'appello tra i presenti, che verranno a leggere il processo verbale della seduta precedente. In questo modo si ridistribuiscono, o non si conferiscono, i soldi extra spettanti a chi dovrebbe svolgere quel tipo di lavoro. (Commenti dal Gruppo PdL).


PRESIDENTE. I colleghi senatori Segretari hanno fatto una verifica.
Il Senato non approva. (v. Allegato B).


Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1167-B/bis


AZZOLLINI (PdL). È una vittoria clamorosa: più durano le votazioni e più aumentiamo!


INCOSTANTE (PD). Domando di parlare.


PRESIDENTE. Ne ha facoltà.


INCOSTANTE (PD). Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori. Mi dispiace, perché il senatore Azzollini è simpatica persona, ma su questo tema non è assolutamente, credo, opportuno fare battute in questa sede, anche perché da questa sede ci sentono gli italiani, e non si tratta di porre il problema che si poteva vincere con un voto in più o in meno da parte dell'opposizione.


Credo sia interesse di tutti noi, a partire da questi banchi, che le votazioni siano regolari e si svolgano con la serietà che si deve al nostro ruolo e alla nostra funzione. (Applausi dal Gruppo PD e del senatore De Toni. Commenti dal Gruppo PdL). Non c'entrano niente l'opposizione e la maggioranza, e mi dispiace che l'ironia sia di questo tipo, perché dovremmo sentire tutti in cuor nostro la responsabilità di quello che siamo e dovremmo essere. (Applausi dal Gruppo PD e del senatore De Toni).

[...]

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