7.14.2010

Italia non mantiene promesse al Fondo Onu, quei 390 milioni possono salvare vite, sbloccare la situazione in vista della Conferenza mondiale di Vienna

  • Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, eletti nelle liste del Pd:
"Dal 18 al 23 luglio prossimo si terrà alle Nazioni unite di Vienna una Conferenza internazionale sull'AIDS. Si tratta di incontro importantissimo per lo stato dell'arte della lotta alla pandemia che cade alla vigilia dall'apertura dalla 65esima sessione dell'Assemblea generale il cui tema principale sarà la valutazione del progresso raggiunto circa i cosiddetti obiettivi del Millennio che vertono in buona parte sulla salute.
Al G8 di Genova del 2001 il l'allora Governo Berlusconi giocò un ruolo fondamentale per la nascita del Fondo per l'AIDS, la malaria e la tubercolosi, contribuendo stanzialmente al raggiungimento di storici obiettivi nel campo della lotta alle tre malattie che in Africa e in Asia centrale ancora uccidono milioni di persone.
Da allora l'impegno del Governo italiano è rimasto costante tanto che nel 2007 l'Italia promise un contributo di 130 milioni di dollari per tre anni, contributo che però fu corrisposto solo nel 2008.
Oltre che della vita di milioni di persone ne va anche dell'onorabilità dell'Italia, occorre quindi che se si intende essere presenti a Vienna la settimana prossima la delegazione italiana sia pronta ad annunciare l'avvio del trasferimento di quanto promesso. A questo proposito abbiamo oggi depositato un'interrogazione parlamentare (vedi testo sotto)
Interrogazione a risposta scritta alla Presidente del Consiglio e al Ministro degli affari esteri
Dei Senatori
Perduca e Poretti
Considerato che dal 18 al 23 luglio prossimo si terrà alle Nazioni unite di Vienna una Conferenza internazionale sull'AIDS e chetale incontro si tiene a due mesi dall'apertura dalla 65esima sessione dell'Assemblea generale il cui tema principale sarà la valutazione del progresso raggiunto circa i cosiddetti obiettivi del Millennio che vertono in buona parte sulla salute in particolare:
- 3. Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne - 3.A) Eliminare la disparità dei sessi nell'insegnamento primario e secondario preferibilmente per il 2005, e per tutti i livelli di insegnamento entro il 2015.
- 4. Ridurre la mortalità infantile - 4.A) Ridurre di due terzi, fra il 1990 e il 2015, la mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni.
- 5. Migliorare la salute materna - 5.A) Ridurre di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna. - 5.B) Rendere possibile, entro il 2015, l'accesso universale ai sistemi di salute riproduttiva.
- 6. Combattere l'HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie - 6.A) Bloccare la propagazione dell'HIV/AIDS entro il 2015 e cominciare a invertirne la tendenza attuale. - 6.B) Garantire entro il 2010 l'accesso universale alle cure contro l'HIV/AIDS a tutti coloro che ne abbiano bisogno. - 6.C) Bloccare entro il 2015 l'incidenza della malaria e di altre malattie importanti e cominciare a invertirne la tendenza attuale.
Considerato il ruolo fondamentale giocato dal Governo italiano durante l'incontro del G8 di Genova del 2001 per la nascita del Fondo per l'AIDS, la malaria e la tubercolosi,
Considerato che nel 2007 l'Italia promise di un contributo di 130 milioni di dollari per tre anni e che al 14 di luglio non risulta che sia stato versato un centesimo
Considerato che tanto nel campo specifico della lotta all'AIDS alla malaria e alla tubercolosi, quanto in quello più generale del perseguimento degli obiettivi del millennio occorre che l'impegno politico sia sostenuto costantemente anche da quello economico.
Si chiede di sapere:
- Se l'Italia intenda partecipare alla conferenza a Vienna dal 18 al 23 luglio;
- Da quali Ministri e/o rappresentanti di Ministeri sarà composta la delegazione;
- Se in quella occasione verranno resi noti i motivi del ritardo del trasferimento delle 390 milioni di dollari promessi nel 2007;
- Se l'Italia non intenda sopperire con forniture dirette di materiale necessario al raggiungimento degli obiettivi del Fondo sull'AIDS, malaria e tubercolosi alla mancata corresponsione delle quote degli anni passati;
- Quali siano le intenzioni per la futura partecipazione dell'Italia alle attività del Fondo stesso

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