6.18.2009

Contro la laurea honoris causa a Gheddafi

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, anch'io vorrei sollecitare la risposta ad un'interrogazione la n. 4-01490 depositata il 12 maggio scorso, relativamente all'orientamento verso la predisposizione di un parere da parte del Ministro della pubblica istruzione, ricerca scientifica e del Ministro degli affari esteri sulla proposta scellerata del consiglio di facoltà di legge dell'Università di Sassari di conferire la laurea honoris causa al colonnello Gheddafi.

La decisione del consiglio di facoltà risale all'8 o 9 maggio scorso. Ci sono notizie di stampa che prevedono un'altra riunione del consiglio stesso il 18 giugno, quindi domani. È passato oltre un mese e i due Ministeri sollecitati non hanno dato risposta.

Credo che qui dentro qualcuno dovrà ringraziare chi, a partire dalla delegazione radicale, ha imposto il divieto d'ingresso in questo Palazzo a quel signore che ha avuto modo di riferirci la sua lettura della storia degli ultimi sessant'anni e anche le opinioni relative ad affari correnti; se così non fosse stato avremmo veramente inferto al nostro Senato una ferita difficilmente sanabile.

Credo che tale opposizione debba essere mantenuta anche relativamente al conferimento della laurea honoris causa. Appena avutane notizia, il 10 maggio, la segretaria dei Radicali italiani Antonella Casu e il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato hanno lanciato un appello. Oltre 1.200 docenti italiani lo hanno sottoscritto per chiedere di soprassedere. Se c'è questo movimento di professori (tra l'altro, esiste anche un movimento di studenti fortemente contrario) occorrerebbe avere notizie, possibilmente non il giorno prima la decisione del senato accademico, da parte dei Ministeri competenti in merito alla questione. Sappiamo che si voleva fare un altro regalo al colonnello alla vigilia del G8 della Maddalena. Non si terrà più là. Non si compia nemmeno questa ulteriore possibile vergogna per la Repubblica italiana!

No comments: