5.13.2009

Cecchinaggio di pianisti

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1195

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 16.27.

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, le faccio osservare che dietro il banco del relatore sono seduti tre senatori, anche se sono stati espressi quattro voti. Comprendo che si è in una fase di moltiplicazione di pani e di pesci, però...

PRESIDENTE. Senatore Perduca, chiedo immediatamente ai senatori Segretari di procedere ad una verifica.

Metto ai voti l'emendamento 16.27, presentato dalla senatrice Granaiola e da altri senatori.

[...]


Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1195

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 16.27.

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, le faccio osservare che dietro il banco del relatore sono seduti tre senatori, anche se sono stati espressi quattro voti. Comprendo che si è in una fase di moltiplicazione di pani e di pesci, però...

PRESIDENTE. Senatore Perduca, chiedo immediatamente ai senatori Segretari di procedere ad una verifica.

Metto ai voti l'emendamento 16.27, presentato dalla senatrice Granaiola e da altri senatori.

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1195

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 16.70, presentato dal senatore Della Seta e da altri senatori.

Non è approvato.

[...]

Stante il parere contrario della 5a Commissione, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, l'emendamento 16.305 è inammissibile.

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, mi spiace, ma ne ho trovato un altro. Se vuole dico il nome: il senatore Digilio non è in Aula e hanno appena votato per lui nella scorsa votazione, nella penultima fila del quadrante. Mi dispiace, però se si deve fare così per arrivare al numero legale, si farà così.

PRESIDENTE. Colleghi, ho invitato i senatori Segretari a verificare e a ritirare le schede.

INCOSTANTE (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

INCOSTANTE (PD). Signora Presidente, continuare così diventa davvero mortificante per lei, per il lavoro e la fatica che fa, per i senatori Segretari, per tutti quanti. Credo che dovremo darci delle regole.

Se lei invita a togliere le schede, i senatori Segretari o gli assistenti parlamentari, collaborando, tolgano tutte le schede.

PRESIDENTE. Io continuo a dire di togliere le schede.

MORANDO (PD). È stato fatto un nome. Controllate!

INCOSTANTE (PD). Come si potrà evincere dal numero dei voti, tra i contrari e gli astenuti, si comprende che molto spesso non c'è il numero legale; tuttavia, puntualmente, quando procediamo alla verifica il Senato risulta in numero legale. Questo la dice lunga su quanto venga falsato non solo il risultato della verifica del numero legale, ma alcune volte per pochi voti anche quello delle votazioni.

Ripeterlo in continuazione diventa davvero un teatrino che mortifica tutti quanti noi. Credo quindi che la Presidenza debba chiedere agli assistenti di collaborare, perché forse i senatori Segretari non sempre riescono a vedere tutto nella complessità dell'Assemblea. Procediamo con le votazioni evitando di darci noia reciprocamente.

PRESIDENTE. Ringrazio la senatrice Incostante con cui sono completamente d'accordo. Invito pertanto i colleghi senatori Segretari e gli assistenti parlamentari a ritirare le schede dei senatori assenti e portarmele per cortesia qui, al banco della Presidenza. (La senatrice Segretario Amati si dirige verso i banchi dell'opposizione. Proteste dai banchi dell'opposizione).

Colleghi, è una regola questa che vale per tutti. Non riprendo le votazioni fino a quando gli assistenti ed i senatori Segretari non mi riportano le schede che il senatore Perduca ha appena segnalato e che sono stati inviati a verificare.

Colleghi, per cortesia. Ho chiesto di procedere ad una verifica. Evitiamo di urlare!

QUAGLIARIELLO (PdL). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

QUAGLIARIELLO (PdL). Signora Presidente, sinceramente credo che la correttezza delle votazioni in Aula non è stata mai messa in dubbio. (Commenti dal Gruppo PD). Posso comprendere una particolare attenzione nel momento in cui vi sono situazioni dubbie come quelle che si sono determinate stamattina, non in situazioni ordinarie.

Detto questo, la collega stava svolgendo il suo lavoro, perché ritengo che se certe disposizioni sono date dalla Presidenza, esse valgono per la parte di destra dell'emiciclo e per quella di sinistra. Tuttavia la collega è stata respinta dalle grida scomposte di alcuni senatori.

Ritengo allora che, se le tessere si devono togliere (cosa sulla quale in una situazione ordinaria avrei delle perplessità, perché ci si può anche allontanare brevemente senza dover necessariamente andare a richiedere la tessera), se si deve essere rigorosi, si deve farlo, purché il rigore non valga per una parte dell'emiciclo e non per l'altra. Quindi, leviamo tutte quante le tessere.

PRESIDENTE. Senatore Quagliariello, il senatore segretario Stiffoni sta verificando anche nell'emiciclo di sinistra.

ZANDA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ZANDA (PD). Mi dispiace intanto dover dire al presidente Quagliariello, che generalmente è brillante, che questo intervento non è all'altezza delle sue abituali performance. (Applausi dal Gruppo PD. Commenti dal Gruppo PdL).

In secondo luogo, vorrei correggerlo in via di fatto perché nella seduta di oggi pomeriggio, soltanto 15 minuti fa abbiamo avuto la prova provata di una votazione falsa, perché un parlamentare, di cui adesso è inutile che ripeta il nome, non era presente in Aula, nonostante risultasse il suo voto nei tabulati.

In terzo luogo, la giornata di oggi è particolare, come ricordava lo stesso senatore Quagliariello. Questa mattina non abbiamo potuto lavorare per la mancanza, per ben quattro volte, del numero legale e, come risulta dai numeri che compaiono sul tabellone, in questo momento il numero legale è garantito per pochissime unità e spesso per una sola. Quindi è essenziale che il controllo sia fatto in modo rigoroso.

Vorrei però aggiungere qualcos'altro: un paio di mesi fa, primo firmatario il senatore Livi Bacci, più di 100 senatori hanno rivolto al presidente Schifani la richiesta che venga introdotto al Senato lo stesso sistema di votazione che alla Camera (Commenti del senatore Longo) sta producendo un ottimo risultato, facendo scomparire totalmente il fenomeno dei pianisti. Trovo che sia molto grave - mi dispiace doverlo dire, perché ho molto rispetto per la Presidenza - che la Presidenza non assuma identica determinazione.

La questione è stata sollevata ripetutamente nella Conferenza dei Capigruppo ed il Gruppo del Partito Democratico la solleverà nuovamente in quella sede ed in Aula. Infatti, signora Presidente, è vero che abbiamo due Segretari d'Aula che debbono garantire, collaborando con la Presidenza, il regolare svolgimento delle votazioni, ma la responsabilità dell'ordinato e regolare svolgimento dei nostri lavori è della Presidenza dell'Assemblea. Questa può assicurare tale risultato utilizzando la stessa metodologia e tecnologia che viene usata alla Camera dei deputati. Ciò può avvenire solo per impulso della Presidenza del Senato: noi non possiamo fare altro che ricordare alla Presidenza del Senato quanto è già stato ricordato ampiamente, ovvero che tale situazione è mortificante per voi, è mortificante per noi ed è mortificante anche per quei senatori che non sono presenti e fanno esprimere il proprio voto dai colleghi vicini di banco.

Credo che tale questione debba essere chiarita e, siccome può essere risolta, debba anche essere risolta positivamente. (Applausi dal Gruppo PD).

PRESIDENTE. La ringrazio, senatore Zanda, porteremo la questione alla Conferenza dei Capigruppo ed al Consiglio di Presidenza.

Metto ai voti l'emendamento 16.306, presentato dal senatore D'Alia.

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