4.22.2009

Perché ho votato no sul Dl sicurezza

Oggi in Senato ho espresso, insieme alla sen. Poretti, il voto in dissenso dal gruppo dal PD per ragioni ben precise. L'Italia è un delinquente abituale per l'amministrazione della giustizia davanti alla Corte dei diritti umani di Strasburgo, come dimostrano le sentenze che quotidianamente condannano la violazione dei diritti civili degli italiani da parte del nostro sistema giudiziario.


Questo decreto non aveva niente della necessità, niente dell'urgenza e va ad aggravare una situazione in cui, piuttosto che inasprire le pene, bisognerebbe considerare, come è stato fatto nella legislatura scorsa, non tanto o non solo un indulto ma addirittura un'amnistia, per concedere ai magistrati, ai giudici e a 10 milioni di italiani di poter finalmente vivere appieno i diritti costituzionali garantiti, in particolare gli articoli 3,13 e 27 che questo decreto viola patentemente.


Ecco perché ho opposto un no convinto a questo decreto.


Ho votato in dissenso dal Gruppo del PD con rammarico, poiché non è la prima volta che su temi relativi alla giustizia ci troviamo a votare diversamente, pur condividendo la stragrande maggioranza degli emendamenti proposti. E con rammarico - ma non delusione, perché non mi sono mai illuso – devo sottolineare che altri Gruppi, come l'Italia dei Valori, sebbene sostengano di essere l'unica opposizione, non presentando neanche un emendamento al decreto dimostrano di non fare alcuna opposizione, finendo invece per essere sempre e solo d'accordo - magari la notte piuttosto che il giorno - con il Governo Berlusconi.

1 comment:

Anonymous said...

Hai ragione Marco, quelli dell'Italia Dei Valori sanno solo fare polemica!

Ti consiglio di guardare e postare sul tuo blog questo bellissimo video che spiega chiaramente la coerenza politica di Antonio Di Pietro:

http://www.youtube.com/watch?v=zFVxNEJjOr8 -- dave