3.15.2009

VIGILANZA RAI ILLEGALITA' CONTINUA E NESSUNO SI INDIGNA

sul Riformista di oggi

Caro direttore, giovedì scorso il Riformista in prima pagina si chiedeva sei Radicali non avessero torto circa lo stallo della Commissione di vigilanza Rai e il conseguente stato di illegalità. Visto che nessuno mi pare abbia trovato il modo di rispondere, e dubitando al contempo che su questioni attinenti alla illegalità possa valere la regola del silenzio-assenso, le chiedo ospitalità per cercare di approfondire la questione.

Quanto con una cinquantina di compagni Radicali abbiamo fatto mercoledì pomeriggio incatenandoci in via del Seminario è la prosecuzione di una lotta trentennale per il rispetto della legalità costituzionale. Una lotta che in Italia è priorità quotidiana per chi ritiene che senza la vita del diritto non vi possa essere quel fondamentale diritto alla vita, che tanto sentiamo rammentare di questi tempi. La vicenda della Commissione di vigilanza Rai può esser assunta come più recente esempio di questo stato di illegalità. Possibile che non via sia nessun paladino della Costituzione - e contro le dichiarazioni quotidiane di Berlusconi se ne trovano a bizzeffe anche in questi giorni - che non riesca a trovare un`oncia di attenzione per tutto questo? Possibile che nessuno dei vari `format" di denuncia, o dei censori degli sprechi e sperperi pubblici, si interessi del modo con cui lo Stato di Diritto viene sistematicamente calpestato in Italia? Il Riformista pare aver risposto positivamente al quesito, e se anche gli italiani potessero porsi la stessa domanda, la loro reazione sarebbe la stessa che ha caratterizzato la risposta referendaria degli ultimi 30 anni: maggioranze schiaccianti a favore delle riforme di legalità e libertà.

Marco Perduca, senatore, Partito Radicale Nonviolento

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