PERDUCA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signora Presidente, come ho detto stamani, vorrei denunciare la campagna che è stata lanciata contro l'onorevole Bernardini e l'ex onorevole D'Elia, a seguito della loro visita di sindacato ispettivo al carcere di Rebibbia, dove si erano recati su segnalazioni per cercare di capire cosa fosse in effetti successo a due dei romeni accusati dello stupro di Guidonia della settimana scorsa. Colgo questa occasione anche per aggravare quanto avvenuto di lì a poco, e cioè sabato scorso durante la trasmissione «Effetto sabato». Ebbene, un certo signor Maurizio Battista, che mi si dice essere un comico, senza alcun tipo di contraddittorio e con l'appoggio esplicito della stessa conduttrice, ha sottoposto a pubblico dileggio la visita dell'onorevole Bernardini e dell'ex onorevole D'Elia e ha travisato completamente il motivo di quella visita.
Infatti appunto, come è stato detto, i due si erano recati in carcere per cercare di capire ciò che era successo.
Le frasi del signor Battista sono drammatiche e avvengono in un contesto che dimostra, ancora una volta, che il nostro servizio radiotelevisivo non è sotto controllo.
Mi domando, allora, se il Senato ritiene di doversi unire nell'espressione della solidarietà all'onorevole Bernardini e all'ex onorevole D'Elia che hanno ormai la casella di posta elettronica intasata di messaggi minatori, in particolare rivolti all'onorevole Bernardini con argomentazioni non dissimili da chi ha praticato lo stupro nei confronti delle vittime di Guidonia, e se non sia anche il caso di avviare un dibattito relativamente al modo con cui i nostri mezzi di comunicazione stanno coprendo qualsiasi cosa avvenga o non avvenga nel nostro Paese.
Chi semina vento raccoglie tempesta. Non escluderei che l'aver dato grande risonanza esclusivamente agli atti chi violenza senza spendere minimamente tempo e parole nei confronti di chi ha cercato di approfondire altri aspetti relativi a quella vicenda possa contribuire a far si che nelle prossime settimane episodi di questo tipo, visto e considerata la grancassa mediatica, divengano una triste quotidianità per questo nostro Paese. (Applausi dal Gruppo PD).
SALTAMARTINI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALTAMARTINI (PdL). Signora Presidente, intervengo in merito a questo ultimo intervento dell'onorevole Perduca per sottolineare un fatto veramente grave rappresentato dalle accuse che alcuni parlamentari hanno rivolto agli operatori delle Forze di Polizia che hanno arrestato gli autori di gravissimi reati.
PERDUCA (PD). Cita la fonte!
SALTAMARTINI (PdL). Vede, l'onorevole Sergio D'Elia, condannato per l'omicidio di un poliziotto senza aver mai risarcito il danno alle vittime, non si può presentare in un istituto di pena per fare delle accuse nei riguardi delle forze dell'ordine e delle istituzioni di questo Paese.
PERDUCA (PD). Quali accuse? Documentale. Documentale!
SALTAMARTINI. Caro senatore Perduca, sbagliate quando fate questo tipo di attacchi nei riguardi delle istituzioni del nostro Paese...
PERDUCA. Quali attacchi? Si sta assumendo la responsabile di argomentare...
PRESIDENTE. Senatore Perduca, per cortesia lasci che il senatore concluda il proprio intervento, come lei ha svolto il suo. Senatore Perduca, la invito... (Commenti del senatore Perduca).
No, senatore Perduca. Lei ha potuto svolgere il suo intervento senza interruzioni. Lasci svolgere l'intervento al senatore Saltamartini!
SALTAMARTINI (PdL). Non potete dare lezioni...
PERDUCA (PD). Neanche tu!
SALTAMARTINI (PdL). ...non può dare lezioni chi ha ucciso un mio collega di 21 anni sotto il carcere di Firenze.
PERDUCA (PD). Non ha ucciso nessuno! Non ha attaccato nessuno!
SALTAMARTINI (PdL). Non potete dare lezioni voi radicali! E non vi potete permettere sempre di attaccare le istituzioni di questo Paese e, in particolare, l'Arma dei carabinieri! Devi stare zitto Perduca!
PERDUCA (PD). ...con il silenzio? Bravo!
SALTAMARTINI (PdL). Devi solo nutrire rispetto democratico ed istituzionale nei confronti di chi ha compiuto il proprio dovere fino in fondo ed ha portato dinnanzi ai giudici di questo Paese gli autori di gravissimi reati.
PERDUCA (PD). E qual è il tuo dovere? Quello di dover rappresentare le leggi. Documentale le tue accuse!
PRESIDENTE. Senatore Perduca, la invito, per cortesia, ad ascoltare l'intervento, come il suo è stato ascoltato in questa Aula, senza interruzioni. Grazie!
SALTAMARTINI (PdL). Dopo di che c'è un giudice nel nostro Paese che potrà giudicare quello che voi sostenete. Ma sono 30 anni che le Forze di polizia stanno ad ascoltare le vostre aggressioni. Lei la deve smettere, senatore Perduca! E, soprattutto, chi si è reso responsabile - lo ripeto - di aver ammazzato un ragazzo di 20 anni senza aver mai chiesto scusa alla loro famiglia, né aver mai risarcito il danno, non può dare lezioni di moralità né in questa Aula parlamentare, né nel nostro Paese. (Applausi dal Gruppo PdL).
PORETTI (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PORETTI (PD). Con pacatezza, voglio chiarire che nessuno ha accusato gli agenti di polizia di aver fatto un pestaggio. Anzi, proprio per verificare le notizie che venivano dall'interno del carcere e venivano pubblicate sugli organi di stampa, l'onorevole Rita Bernardini ha fatto esattamente il suo dovere, che poi è quello che ciascun parlamentare può fare, di effettuare una visita ispettiva presso il carcere allo scopo di verificare se fossero avvenuti pestaggi oppure no. Per fare chiarezza ha anche presentato un'interrogazione parlamentare al riguardo.
Quindi, non ci sono quelli che difendono gli stupratori e che accusano ingiustamente gli agenti di polizia penitenziaria. Non esiste uno schieramento del genere.
Se poi si vuole fare un ulteriore processo a Sergio D'Elia lo si può fare, casomai, in un'altra sede oppure dedicando un'intera seduta del Senato al riguardo e non semplicemente lanciando le accuse che il senatore Saltamartini ha qui rivolto, anche se non è mia intenzione intervenire al riguardo.
Certamente, si potrà poi anche discutere se la pena ed il carcere vanno intesi come una punizione a vita o come un'esclusione a vita dalla società oppure se una persona, una volta che ha saldato il suo conto con la giustizia, può essere riammessa nella società di cui fa parte anche il senatore Saltamartini. Bisogna valutare dunque se la pena deve essere esclusivamente punitiva e se non sia da intendersi secondo quanto previsto dalla Costituzione. (Applausi del senatore Perduca).
PEDICA (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PEDICA (IdV). Signora Presidente, intervengo anch'io sul caso di Guidonia. Concordo con il partito radicale, tanto che condivido l'esigenza di andare a trovare le persone in carcere per verificare il loro stato di salute o quanto subiscono. Io stesso l'ho fatto in passato, ma in questo frangente mi sembra di poter parlare di una sorta di autogol da parte dell'onorevole Bernardini e da parte del Partito Radicale.
È fuori da ogni logica andare a trovare i carnefici e non la persona che ha subito una violenza. (Commenti dei senatori Perduca e Poretti). Dovevate andare a trovare e portare solidarietà alla famiglia e a quella coppia che ha subito una violenza e che resterà a vita marchiata, e non persone che hanno violentato e che avevano già premeditato violenze in precedenza.
Come si fa andare a trovare i carnefici? È un autogol. (Commenti dei senatori Perduca e Poretti). Posso anche capirlo, ma in quel frangente è un autogol.
Fate tante cose fatte bene di cui vi rendo merito, e ritengo che sia giusto andare a verificare cosa accade nelle carceri, ma era inopportuno, come è stato inopportuno, andare a trovare questi carnefici. (Commenti dei senatori Perduca e Poretti). Anch'io avrei fatto una verifica tra un anno o due, ma sarei andato direttamente, come tutti noi del resto, a trovare le persone che hanno subito una violenza.
È inaudito pensare che l'onorevole Bernardini si lamenti delle minacce ricevute per essere andata a trovare una persona che ha violentato due ragazzi che porteranno inciso questo fatto nella loro mente e nella loro storia personale.
I familiari di Guidonia ci chiedono di non abbandonarli. Queste famiglie chiedono alle istituzioni di non abbandonarli. Non dovete andare a sostenere i carnefici. (Commenti dei senatori Perduca e Poretti) Io vi capisco, lo dico con riferimento all'opinione pubblica.
PRESIDENTE. Senatori Poretti e Perduca, vi invito cortesemente a fare intervenire il senatore predica. Nessuno vi ha interrotto nel corso del vostro intervento. (Commenti dei senatori Perduca e Poretti).
Senatore Perduca, se non vuole ascoltare la prego di uscire dall'Aula. In caso contrario la prego di ascoltare.
PEDICA (IdV). Questa è la conclusione alla quale sono arrivate milioni di persone che si sono indignate per questo vostro comportamento.
Non è un attacco personale all'onorevole Bernardini, che ha scelto un momento sbagliato per portare solidarietà a chi si è reso carnefice e che potrebbe addirittura tra pochi giorni, anche se speriamo mai, anche essere rilasciato. È su questo che l'opinione pubblica riflette, mandando...
PERDUCA (PD). Minacciando!
PEDICA (IdV). Non è che ha minacciato, ma chi è causa del suo male pianga se stesso. Non si può andare a trovare i carnefici. Si va a trovare chi ha subito il danno. È l'Italia intera che vuole unirsi a quelle famiglie e certamente non vuole che si vada a vedere lo stato fisico di persone che hanno rischiato il linciaggio e proprio grazie alla Polizia lo hanno evitato.
3 comments:
Chissà se "...lasciar intervenire il Senatore Predica..." è un errore di trascrizione o una sottile ironia del Presidente... :-)
solo intreccio della lingua
Sempre più deluso da questo parlamento fatto da ignoranti, da giustizialisti, da antidemocratici...
Addirittura "se la sono cercata", proprio come si dice delle ragazze che indossando le minigonne e vengono stuprate ... che tristezza
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