We’re on a road to nowhere Come on inside * Takin’ that ride to nowhere We’ll take that ride
2.19.2009
Quando Sanremo aveva qualcosa da dire
1 comment:
Anonymous
said...
Anche negli USA di Obama ora affonda il "politically correct".In Italia il Festival di Sanremo... La bolla mediatica-speculativa del "nero è bello","del nero è nuovo",del "nero è bravo"a prescindere si sta sgonfiando di fronte alla dura realtà .Un "quotidiano" dove non sono commestibili i pasti immaginari "dei grandi orizzonti cucinati con i futuri radiosi",caratterizzati da giovani,quote rosa e quote multicromatiche, religiosità diverse o diverse sensibilità sessuali.
In buona sostanza la "diversità",cantata dagli intellettuali radical-chic e dalle sirene mediatiche, premia nell'agone promo-culturale ,ma non è sinonimo di soluzione e superamento dei problemi che affliggono la società.Gli USA stanno impiegando poco tempo per accorgersene,in Italia gli stessi circoli mediatico-culturali,che non raccolgono consensi nelle urne ,impongono le loro regole nella Scuola,nelle Università, nell'Editoria ,nel Giornalismo,nella Televisione,nel Cinema e cosi via .
L'attuale Festival di Sanremo è la vetrina più spettacolare e rappresentativa di un "primato dei perdenti" che non esiste,se non nelle sarabande canore o piazzaiole degli "illuminati".Una bolgia di conformismi agonizzanti che dura 5 lunghi giorni dove la musica e le canzoni sono piegate al becero "politicamente corretto"e gli artisti ( falsi,stonati e stonanti ) si perdono in una finta ricerca di "giustizia sociale,solidarietà,eguaglianza ed integrazione"Insomma un grande pacco,contropacco e paccotto di infami luoghi comuni in regalo ai liberal,ai democrats e sodalizi vari.Siamo alla putrefazione...
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Anche negli USA di Obama ora affonda il "politically correct".In Italia il Festival di Sanremo...
La bolla mediatica-speculativa del "nero è bello","del nero è nuovo",del "nero è bravo"a prescindere si sta sgonfiando di fronte alla dura realtà .Un "quotidiano" dove non sono commestibili i pasti immaginari "dei grandi orizzonti cucinati con i futuri radiosi",caratterizzati da giovani,quote rosa e quote multicromatiche, religiosità diverse o diverse sensibilità sessuali.
In buona sostanza la "diversità",cantata dagli intellettuali radical-chic e dalle sirene mediatiche, premia nell'agone promo-culturale ,ma non è sinonimo di soluzione e superamento dei problemi che affliggono la società.Gli USA stanno impiegando poco tempo per accorgersene,in Italia gli stessi circoli mediatico-culturali,che non raccolgono consensi nelle urne ,impongono le loro regole nella Scuola,nelle Università, nell'Editoria ,nel Giornalismo,nella Televisione,nel Cinema e cosi via .
L'attuale Festival di Sanremo è la vetrina più spettacolare e rappresentativa di un "primato dei perdenti" che non esiste,se non nelle sarabande canore o piazzaiole degli "illuminati".Una bolgia di conformismi agonizzanti che dura 5 lunghi giorni dove la musica e le canzoni sono piegate al becero "politicamente corretto"e gli artisti ( falsi,stonati e stonanti ) si perdono in una finta ricerca di "giustizia sociale,solidarietà,eguaglianza ed integrazione"Insomma un grande pacco,contropacco e paccotto di infami luoghi comuni in regalo ai liberal,ai democrats e sodalizi vari.Siamo alla putrefazione...
Prat Pratico
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