8.15.2008

Sovranità nemica di Pace. Si gettino basi per riorganizzazione federale o confederale del Caucaso

Dal momento che anche Bush prevede - auspica? - che il braccio di ferro tra Russia e Georgia durera' a lungo, occorre trovare il tempo necessario per non perseguire soluzioni volte alla creazione di altre due o tre piccole patrie europee- una Georgia ridimensionata, una Ossezia raddoppiata e un'Abkhazia neonata - bensi', anche attivando le varie giurisdizioni internazionali competenti, bisogna che dalle macerie dei drammatici fatti di questi giorni si affrontino alla radice cause e pretesti del conflitto.

Cause e pretesti che vanno individuati tanto nella dipendenza europea da fonti energetiche non piu' presenti nel nostro continente, e mai affiancate a sviluppi tecnoligicamente efficienti di energie rinnovabili, quanto alla causa delle cause di tutte le guerre: la difesa della sovranita' nazionale assoluta degli Stati.

La risposta alla ricerca della "stabilita'" regionale, tanto nel Caucaso, quanto in Medio Oriente, passa per il recupero del progetto federalista del Manifesto di Ventotene e quindi tramite il rilancio di una Patria europea portatrice di pace, liberta' e democrazia. Senza tutto cio' le sorti di milioni di persone continueranno a restare appese ai desideri del temporaneo vincitore del braccio di ferro di turno

1 comment:

Anonymous said...

LA DEMOCRAZIA DEI RADICALI

La giornalista Nina Bernstein, in un articolo pubblicato nel The New York Times sostiene che almeno 300.000 immigranti illegali detenuti mancano praticamente d’assistenza medica nelle prigioni per i senza documenti inattesa di deportazione, un fenomeno che per la sua importanza ha provocato l’intervento del Congresso. Questo è il panorama esistente in un’ampia rete d’installazioni statali e private, dove sono detenuti almeno 300.000 individui in attesa di deportazione. La Bernstein commenta il caso recente di un immigrante morto mentre era sotto custodia del governo. Hiu Lui Ng, nativo di Hong Kong, è morto dopo mesi di acuti dolori e forti problemi alla schiena che gli impedivano anche di camminare. Questo cittadino è stato fulminato da un cancro e non ha ricevuto la minima assistenza sino alla morte. Investigazioni indipendenti rivelano che sono almeno 66 i morti senza assistenza alcuna tra gli illegali detenuti e questa cifra comprende solo i decessi conosciuti, avvenuti tra gennaio del 2004 e novembre del 2007.