6.12.2008

Sicurezza: è iscritto a parlare il senatore Perduca.


Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, ai tempi di Montesquieu, senatore Compagna, non esisteva la televisione e questo forse fa la differenza quando si parla di necessità e di urgenza e soprattutto di ciò che il popolo chiede a gran voce, così ci è stato detto sia nelle relazioni che in alcuni interventi da parte di esponenti del Popolo delle libertà.

COMPAGNA (PdL). Non c'era neanche il Consiglio superiore della magistratura, per fortuna!

PERDUCA (PD). Ebbene, questo Paese da quattro anni - e il Centro di ascolto dell'informazione radiotelevisiva lo ha documentato - è bombardato da un'informazione drogata che più che raddoppiare, ha fatto triplicare, in alcuni casi, nelle reti Mediaset per l'appunto, ciò che ha a che fare con criminalità, cronaca giudiziaria e cronaca nera in prima serata, superando anche la politica che, sono d'accordo anch'io, dovrebbe porre al centro Montesquieu per quanto possibile. Purtroppo, invece, ci troviamo a doverci confrontare con questo stato di cose, con un'informazione che tra l'altro, sistematicamente, fa l'economia della realtà.

Unarealtà che ci è stata documentata tanto all'inizio dell'anno quanto poche settimane fa dall'ISTAT, che ha affermato che malgrado l'immigrazione aumenti - e l'aumento nessuno lo nega - l'Italia resta un Paese sostanzialmente sicuro. Quindi, voi avete voluto vendere, essendo il capo della vostra coalizione abituato a vendere sin da piccolo, un prodotto che nessuno voleva. Questo è stato fatto perché in qualche modo avete dovuto cercare di limitare, aggravandoli, i problemi. Infatti, la criminogenità, cari colleghi della Lega, che ieri è stata tirata in ballo relativamente ad alcune politiche del Governo Prodi, è insita nella Bossi-Fini e nella Fini-Giovanardi. Quelle sono misure che creano crimine, non quello che non sarebbe stato fatto dal Governo Prodi, che aveva comunque preparato un pacchetto di sicurezza denominato pacchetto Amato. Quelli sono i problemi che hanno portato questo Paese ad avere sicuramente immigrati soprattutto quelli clandestini che commettono dei crimini, come del resto gli italiani, perché avete prodotto delle norme per cui si può entrare o restare esclusivamente se si diventa dei clandestini.

Se a tutto questo aggiungiamo quanto è stato comunicato anche ieri, vale a dire che la norma sulla recidiva (e qui si resuscita la ex Cirielli) sarà quella che verrà applicata e quindi «galera, galera, galera per tutti», questo Paese, dove esiste l'obbligatorietà dell'azione penale, nel giro di tre o quattro mesi tornerà ad essere ancora una volta il fanalino di coda in Europa per il rispetto dei diritti umani e ancora una volta in quell'emergenza giustizia che la scorsa legislatura aveva cercato in qualche modo di sanare un minimo con l'indulto. Adesso ci sarebbe bisogno dell'amnistia e voi invece proponete la costruzione di ulteriori galere. Dopo il ponte sullo Stretto di Messina e le centrali nucleari continueremo a invadere l'Italia di cemento perché solo così, da una parte, e con il diritto penale dall'altra, si possono arginare fenomeni che non siete capaci di governare.

Questo è un Paese che avrebbe bisogno - e lo avete messo nel nome della vostra coalizione - di libertà e voi invece ci date lo sceriffo. Questo è quello che ci state proponendo, esclusivamente questo. È vergognoso che si continui quotidianamente a fare questo tipo di politica sui giornali mentre qui dentro poco fa è stato detto che su alcuni aspetti di questo decreto si sarebbe potuto fare meglio e si spera, grazie al dibattito parlamentare, di limitare i danni.

Spero che il senatore Compagna si ricordi quel che ha detto quando si comincerà a votare. La speranza, può, almeno da questi banchi, è l'ultima a morire.

Ieri sera eravamo pochi, come è stato fatto notare in conclusione di dibattito, e la senatrice Poli Bortone ha svolto un intervento di grande buonsenso politico e di grande umanità relativamente alla sua esperienza di amministratore in quanto sindaco. Invito i colleghi del PdL ad andare a rileggere tale intervento, perché è fondamentale recuperare tutto ciò che di positivo e quindi di velatamente critico esso conteneva, in quanto sicuramente la settimana prossima ci tornerà utile.

Per quanto riguarda noi radicali, ci avvarremo della prerogativa di sindacato ispettivo perché i CPT rischiano di diventare tutt'altro, dei veri e propri campi di filtraggio sul modello ceceno, se si dovesse portare a casa tutto ciò che avete inserito nel vostro pacchetto.

Abbiamo creato un Intergruppo parlamentare di amicizia con i popoli rom e sistematicamente, dalla settimana prossima, inizieremo a visitare tanto i campi nomadi quanto i CPT, preparando anche proposte di legge per rimettere al centro i diritti di cittadinanza e non invece le armi nelle fondine dei vigili urbani. (Applausi dal Gruppo PD).

4 comments:

Anonymous said...

BRAVO!!!!!!!!!!!!

Unknown said...

si, bravo senatore! attendo i resoconti delle visite ai campi nomadi, ai cpt, ai carceri; non dimentichiamo anche ciò che accade nelle residenze protette, negli orfanatrofi, nelle case famiglie, in tutti i luoghi di segregazione dove l'Italia, come disse Sciascia, è forte coi deboli e debole coi forti.

perdukistan said...

cercheremo di videodocumentare tutto cio' che si puo'

Anonymous said...

Vai a fare un bel filmino anche a Gaza.