The Dalai Lama appeals Chinese
"Today, I extend heartfelt greetings to my Chinese brothers and sisters round the world, particularly to those in the People's Republic of China. In the light of the recent developments in Tibet, I would like to share with you my thoughts concerning relations between the Tibetan and Chinese peoples, and to make a personal appeal to you all". (more here)
2 comments:
"Mi dispiace, ma non mi commuovo per il Dalai Lama!
di Massimiliano Ay
Un treno veloce collegherà a breve il Tibet al resto della Cina: l’arrivo della piena modernità agita chi coltiva progetti restauratori per quella regione del mondo in cui da cinquant’anni anche le donne finalmente vanno a scuola. C’è da constatare come a volte i fumi di certi incensi siano volti, più che alla purificazione dello spirito, all’annebbiamento della comprensione degli avvenimenti. Certo si è sempre contro violenza e repressione, ma che cosa è successo in Tibet? Gruppi di nazionalisti tibetani hanno assaltato non i luoghi del potere politico, ma i negozi dei commercianti cinesi. Morti e feriti si sono verificati tra tibetani e cinesi. Può tutto questo essere ricondotto alla solita tesi dei cattivi cinesi e dei poveri monaci? Credo di no! Siamo tutti d’accordo nel chiedere al governo cinese moderazione nella gestione dell’emergenza, ma l’isteria del “Free Tibet” spopola sui media occidentali facendo passare informazioni palesemente distorte per abituare l’opinione pubblica a vedere nella Cina il futuro nemico dell’Occidente: prima c’erano i sovietici, ora gli integralisti islamici, fra un po’ i cinesi, che oltre a dirsi comunisti sono anche dannatamente capaci sul fronte economico, ponendo seri problemi al dominio nordamericano."
che uomo coraggioso e tutto d'un pezzo questo ay, dove riversa le sue riflessioni?
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