6.28.2007

Capezzone, o del Radiatore Radicale

In merito alle gesta, ma con un boninismo si potrebbe parlare di gesticolazione, del giovane Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, ormai si apprende solo dai giornali. Certo se poi queste arrivano non da un portatore sano, ma da Camillo, il gioco di squadra è (ancor più) evidente.

Io, che però son io, avrei sottotitolato il pezzo apparso oggi sul Foglio "fatto 30 s'è fatto 31". I due simpatici orditori di trame inesistenti hanno invece tentato di dipingere l'ennesimo capitoletto della vittimizzazione del povero Capezzone (anche se l'ultimo si vivrà al momento della richiesta di dimissioni da Presidente della Commissione parlamentare, donde la mancanza del mio sottotitolo) ormai elevato al rango di radiato.

Se però si dovesse occupare del tempo alla ricerca del radio e del radiatore io la butterei in politica: il giovane politico italiano s'è impadronito in poco tempo di tutti i più vecchi trucchi del mestiere, posto che il mestiere non è quello del politico ahimé.

Qualcosa, ma non qualcuno, mi dice che se questi amici del N(i)etwork continuano con questo gioco di squadra, l'impresa, che ormai però ha superato i 7 giorni, verrà aperta con uno di quei flop che la metà basterebbe per... (vabbè questa me la riservo per una prossima pisciata). Speriamo che Capezzone s'affacci al Comitato domenica mattina, che almeno ci si risparmia la lettura dei giornali, sotto tutti i punti di vista.

8 comments:

Mauro Suttora said...

capezzone capezzuto cappato cazzuto caperduto caperduca

pero' tutti contro uno, c'e' qualche radicale ortodosso capace di difendere capezzone ora?
altrimenti state riuscendo nel miracolo di farlo diventare simpatico in quanto vittima

perdukistan said...

avevi iniziato bene e hai finito malissimo. mi pare quell'amico mio che l'altra sera si scandalizzava perché i radicali non si interessano delle vicissitudini della povera paris hilton vittima della malagiustizia californiana. secondo me la vera vittima è quella la cui conoscenza deve essere impedita, dal momento che se ne parla è subito vincitore.

perdukistan said...

come giustamente è stato scritto da qualche parte, taradash dal 95 fino a l'anno scorso o poco prima, alla radio non c'ha più messo piedo perché, diciamo, aveva altri luoghi dove poter fare politica e il giornalista. capezzone è molto bravo no? qualcosa d'altro la troverà, già ha markette, nessuno tv, finanza e mercati, libmagazine eccetera eccetera

Anonymous said...

lungi da me l'idea di difendere Capezzone, ma possibile che i Perduca , i Beltrandi, i De Lucia, i D'Elia, tutti, come è ovvio, più realisti del re non siano mai sazi delle spoglie del nemico? Cosa dovete mai dimostrare al Pannella-re?
Che siete solo degli omuncoli ridicoli e patetici si è ben compreso, perchè insistere?

perdukistan said...

si insiste perché la speranza che le patrizie di questo mondo prima o poi inizino a comprendere l'eventuale motivo del contendere, non mi pare poco

Anonymous said...

quando lei Perduca risponde non fa altro che peggiorare le cose, il risultato però è sempre il medesimo: poichè non capisce quello che legge, parla a vanvera.
Povero re! circondato da stanchi ripetitori del suo vuoto regale...

Anonymous said...

chissà perchè, ogni volta che lei Perduca risponde, ho come la sensazione che non capisca quello che legge.
Povero Re! Circondato da stanchi e poco intelligenti ripetitori del suo vuoto arzigogolato di idee!

perdukistan said...

arzigogolato non lo leggevo da anni, grazie d'avermi rinfrescato la memoria. per il resto, seppure sottoposto a dura prova, confermo quanto detto. io credo che anche se si frequenta o si pratica il vuoto, a un certo punto ci si possa riempire di una convinzione, magari anche minima, e far qualcosa. se questo è vuoto arzigogolato vuol dire che si conferma la vulgata per cui ogni regola ha la sua eccezione