Se, per una volta, si sostituisse la morbosità con l'analisi profonda e proccuata, dal caso del Virginia Tech si potrebbero trarre elementi di allarme infiniti su varie questioni tutte di stretta attualità ma tutte con radici lontane. Oggi il Corriere, tra gli altri, pubblica stralci delle trascrizioni dei video registrati da Cho tra la prima e la seconda strage. A me pare difficile imputare allo stato confusionale buona parte dei messaggi apparentemente confusi che li caratterizzano. Vediamoli, Nel messaggio registrato davanti alla telecamera, Cho esprime la propria ammirazione per i due autori della strage al liceo di Columbine definendoli «martiri» e mescola riferimenti religiosi con l'attacco a quello che definisce «l'edonismo che lo circonda». Ricordo che questo attacco all'edonismo nichilista caratterizza anche buona parte del pensiero conservatore, e neo-conservatore, che imputa a questo progressivo degradarsi dei valori una delle cause principali dell'indebolimento morale, e quindi politico, del cosiddetto "Occidente".
«Grazie a voi muoio come Gesù Cristo, per salvare le persone più deboli - prosegue poi Cho nel video-testamento -. Quando è arrivato il tempo di farlo, l'ho fatto». Nella ripresa lo studente compare anche armato di due pistole, di un martello e di un coltello. «Non sono stato costretto a farlo. Avrei potuto andarmene. Avrei potuto scappare. Ma no, non scapperò più Devo farlo, non per me, ma per i miei figli, per i miei fratelli e le mie sorelle. Immaginate cosa prova chi si sente umiliato e messo su una croce? Le vostre Mercedes non erano abbastanza? I vostri gioielli non erano sufficienti? I vostri depositi bancari? La vostra vodka e il vostro cognac non bastavano? Non bastavano per riempire il vostro bisogno di edonismo? Avevate tutto».
Malgrado non possieda mercedes né beva vodka, mi sento pienamente destinatario di questa invettiva ma, altrettanto sicuramente, non mi sento per questo mandante di questa reazione. Questo giovane che tutti si affrettano a definire come spostato o con manie suicide, potrebbe solo la prima "sentinella" dell'occidente, paradossalmente provienente da molto lontano (da quel lontano che però è maggioranza numerica dell'umanità), che, proprio perché bombardata quotidianamente da messaggi secondo i quali per "legittima difesa" si è legittimato il "pre-emptive strike" e per i quali si possono prendere anche iniziative drastiche, oggi la riduzione o sospensione dei diritti civili, domani l'autodifesa per reagire all'autodistruzione di noi stessi.
In tempi in cui gli atti terroristici di "martirio" godono di grande esposizione mediatica, fossi un ministro della chiesa mi interrogherei anche sull'immagine del sacrificio estremo che la religione cristiana proietta perché elevare a testo sacro un libro carico di violenza e violenze senza praticare quotidianamente la comprensione e la tolleranza e il riconoscimento dei pari diritti di tutti comporta grossi rischi.
4 comments:
...quindi, riepilogando: è colpa di bush e della guerra in Iraq, anzi no, della TV e dei videogames; però, forse, ragionandoci meglio, possiamo meglio dire che la colpa è dei neo-con e della loro lotta contro il nichilismo edonista, o forse no, forse è solo colpa della religione e di quella angosciante esposizione del sacrificio supremo...
Insomma, di tutto di più. Come sociologo sei uno spasso. Certo, ancora non hai scritto che è colpa dei comunicati di Daniele Capezzone, ma son sicuro che ci sei quasi, un altro passo e ci sei
interpreto questo tuo intervento come l'ultimo colpo di coda di un approccio alla politica "marziale", prima ancora che marziano che fonda sulla ricerca del nemico la propria forza. e la qualità di codesta forza la si vede quotidianamente, fatti un giro in iraq e poi se ne riparla. dimmi dove parlo di colpe, dimmelo
si la colpa è di Gesù che ha detto "amatevi come io vi ho amato". ci mancava solo addossare la colpa al cristianesimo per accedere all'apoteosi del cretinismo.
quel pazzo di coreano è stato vittima, e ha fatto vittime innocent,i del desiderio come diritto fondamentale, del libertarismo di cui tu ti fai promotore. aspetta qualche anno e alla direzione dei radicali invece delle lacrime pioveranno pallottole.
no, la colpa non è né di gesù, nel del mio libertarismo, eventualmente di quello USA del diritto al possesso (e uso, naturalmente) delle armi da fuoco, la "colpa" è del martellamento della necessità di reagire in maniera ferma al nichilismo di questa società dei consumi che non riesce a imporre la propria identità di rigore. messaggi di questo tipo, se lanciati e sostenuti in un contesto in cui ci si sveglia e si va a letto con guerra guerra guerra di certo possono far suscitare in personalità disturbate reazioni come quella del povero sudcoreano...
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