3.05.2007

Proibizionismo sulle droghe alla chetichella (in viva voce)

La Giunta internazionale per il controllo degli stupefacenti (INCB) ha da poco reso pubblico il suo rapporto 2006 sullo stato dell'arte delle "droghe" nel mondo. La Giunta è un po' il cane da guardia delle tre convenzoni Onu che vogliono porre sotto controllo le "droghe" nel mondo e ha, tra gli altri compiti, quello di controllare il modo co cui i paesi che hanno ratificato i tre documenti includono le norme proibizioniste internazionali nei vari codici penali. Contrariamente a quanto alcuni ritengono, il lavoro della Giunta non può essere considerato scientifico né metodologicamente accettabile; si tratta infatti di una breve carrellata relativa a decine di temi basata sulla raccolta di stime di stime, peraltro non aggiornate all'anno in questione, dei tre quarti degli stati membri dell'Onu.

Se ne parla qui con Roberto Spagnoli di Radio Radicale.

2 comments:

Anonymous said...

Ho appena ascoltato la tua intervista. Bravo!!!!!!!!!!!!! Tutte le tue parole mi sono piaciute, ma in modo particolare quelle con cui ti hai riferito all’indulto. L’anelata e necessaria legalizzazione della produzione, del commercio e del consumo di tutte le sostanze proibite sicuramente moltiplichirebbe in tutto il mondo i salutari risultati di scarcerazione (e quindi di libertà) e di integrazione sociale prodotti dall’indulto. Peccato che questa anelata e necessaria legalizzazione sia ancora lontana, ma i solidi atteggiamenti antiproibizionisti quale i tuoi sicuramente la faranno diventare, poco a poco, più vicina.

perdukistan said...

poco a poco