Dopo quasi due anni di duro lavoro scoppia il bubbone alla Camera dei Deputati dove Verdi, Rifondazione e, naturalmente, la Rosa nel Pugno, hanno chiesto che insieme al rifinanziamento della missione in Afghanistan si possa avviare una sperimentazione per l'acquisizione dell'oppio afghano ai fini terapeutici. È questo il senso della conferenza stampa che si è tenuta nella sala stampa di Montecitorio per presentare l'ordine del giorno, nel quale c'è scritto che il governo deve «sostenere, nell'ambito della progettata conferenza internazionale di pace, il progetto di trasformare l'oppio afghano in morfina e codeina al fine di soddisfare la domanda a livello internazionale, in gran parte inevasa, di farmaci per la terapia del dolore».
E poche ore dopo arriva una prima apertura del governo, nella persona del ministro degli Esteri D'Alema: rispondendo alle domande dei giornalisti al termine della riunione dei capi delle diplomazie europee ha sottolineato che il governo italiano «non può decidere di comprare l'oppio perchè sarebbe una decisione illegale visto che il governo afghano considera illegale la sua produzione». «Questo è stato compreso da tutti, mentre c'è un ordine del giorno che propone di discutere in sede internazionale questa ipotesi», che, ha sottolineato il vicepremier, non è «nuova» perché è stata suggerita da diverse organizzazioni umanitarie e anche in sede di Organizzazione mondiale della sanità e che prevede «la possibilità che la comunità internazionale acquisti parte di questa produzione allo scopo di produzione di medicinali».
Se ne era già parlato qui tempo fa (e nel frattempo ci si era dati da fare ;) La strada è ancora in salita, ma chi la dura...
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