3.22.2007

Jimmomo e il rigore radicale

Sono ormai diversi giorni, anzi mesi, diciamo da quando non fa piu' parte della Direzione di Radicali italiani, che Federico Punzi s'avventa sul nuovo corso del movimento liberale, liberista e libertario magari per proseguire il teatrino che ha accompagnato il cambio di segreteria. La campagna e' in piena linea col vate Capezzone: si utilizzano dichiarazioni, "posizioni" e lotte classicamente e squisitamente radicali per scagliarle contro il Governo al fine di spaccare la Rosa nel Pugno prima e farne uscire la componente radicale dalla maggioranza poi. In tutto questo si predilige da una parte il Presidente del Consiglio Prodi - ormai causa di tutti i mali terreni e non - dall'altra la politica estera italiana in un gioco fatto di polemica strumentale piu' che sterile.

E' sufficiente leggere l'intervista di Emma Bonino apparsa oggi sul Corriere della Sera e ampiamente riportata in un posto odierno di Jimmomo per apprezzare come gli intrecci della vicenda vengano affrontata dalla Bonino non sulla linea del rigore ma nella loro complessita'. Il titolista Punzi invece, in perfetta linea con la politica editoriale del Corriere della Sera, nella sua campagna di manipolazione a fini altri, insiste sul "rigore".

A cosa mirano Punzi e il vate, posto che per quest'anno le fellowship all'American Enterprise Institute sono gia' state tutte assegnate? Per saperlo non vi perdete il Comitato nazionale dei Radicali italiani previsto per la fine del mese. Dasvidania.

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