11.22.2005

Afghanistan e oppio

A marzo sull'Opinione scrivevo "[...] Secondo le stime della Nazioni Unite, da quando i talebani sono stati cacciati da Kabul, l’Afghanistan è tornato a essere il maggior produttore al mondo di oppio per eroina con oltre il 75% dell’offerta globale. Ammesso, ma non concesso, che i talebani fossero riusciti a contenere la produzione di semi di papavero - come il predecessore di Costa, Pino Arlacchi, non mancava di ricordarci omettendo di sottolineare i suoi rapporti col Mullah Omar e i monaci guerrieri -, è certo che Karzai non è riuscito a mantenere la promessa fatta alla 'comunità internazionale' di garantire, magari a suon di editti sacri, una significativa eradicazione della pianta “malefica” e quindi da maledire.[...]".

Son passati oltre sette mesi e la situazione non e' che peggiorata. Nei prossimi giorni la Commissione europea, che in Afghanistan ha monitorato le elezioni parlamentari sotto la guida di Emma Bonino presentera' un documento sulla situazione. Il rapporto oppio-democratizzazione, verra' preso in considerazione nella sua imprescindibile rilevanza?

6 comments:

Anonymous said...

autocitarsi non è elegante.........se poi è per darsi ragione è proprio da radicale

PS scrivere questi commenti non è ne' elegante ne' radicale, è da invidiosi che non sanno come autocitarsi ma avrebbero una gran voglia di farlo.......oppure sono alla ricerca di un modo originale di dire buongiorno

perdukistan said...

buongiorno anche a te... in effetti non sapevo come 'autocitarmi' solo che scrivere marco perduca aveva gia' avuto ragione mi pareva ancora meno elegante. comunque a tutto c'e' rimedio e lo si trovera' col tempo. ti consiglio di passeggiare su www.blogger.com ;)

Anonymous said...

si sa che hai il vizietto di autoglorificarti....

perdukistan said...

si si, proprio io ah ah ah ah ;)

Sara said...

confermo l'esistenza del vizietto.......ma direi che glie lo si può perdonare!!

perdukistan said...

sese