1.02.2019

Occorre essere conseguenti colle proprie opinioni - mio contributo al primo congresso di Più Europa

Dopo anni di progressivo scollamento tra le decisioni politiche e lo spirito e la lettera dei propri documenti fondativi e trattati che negli anni ne hanno regolato il funzionamento, l’Unione europea e i suoi Stati Membri sono arrivati a un momento critico in cui, senza il pieno recupero della propria legalità costituzionale, l'UE non riuscirà più a imporsi per quel modello di pace, sicurezza e benessere per cui ha vinto un premio Nobel e attratto milioni di persone.

Non è più possibile procedere con cambiamenti settoriali o decisioni di piccolo cabotaggio, occorre “non lasciare indietro nessuno” a partire dalla legalità internazionale.


Inclusione, tutele di ogni tipo e per chiunque, nonché pari opportunità possono esser possibili se e solo se lo Stato di Diritto vive, se si difendono quei meccanismi previsti dai trattati e dal diritto internazionale e se li si attiva sistematicamente per far sì che i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di chi vive in Europa e di chi ha rapporti coll’Unione europea siano rispettati sempre, comunque e dovunque.


Il progresso della scienza, l’avanzamento della tecnologia stanno modificando in modo strutturale il modo in cui viviamo, interagiamo, lavoriamo ed esistiamo creando le condizioni per mutamenti bio-tecnologici permanenti per la specie umana. Solo regole chiare, condivise, frutto della massima e trasparente cooperazione internazionale che coinvolgano tutti i portatori d'interessi - a partire dalla comunità scientifica - potranno consentire il governo di fenomeni che, altrimenti, genereranno ulteriori fattori di discriminazione, povertà e sofferenze se non veri e propri conflitti. Anche armati. 


Per affrontare tutto questo occorre che Più Europa pensi globalmente - in termini tematici e geografici - e si attrezzi per agire altrettanto globalmente a partire dal continente europeo. Ricercare interlocuzioni politiche con quante più conoscenze, competenze e militanze delle libertà possibili per favorire opportunità di dialogo e confronto su obiettivi specifici cercando di raffinare le proprie proposte riformatrici sulla base di esigenze e sensibilità fattuali oltre che ideali 
deve divenire IL modus operandi che caratterizzi e distingua Più Europa.

Vivere la democrazia al proprio interno, grazie alla massima conoscibilità dei propri obiettivi e processi decisionali, è ingrediente fondamentale per potersi candidare a perseguire gli obiettivi necessari e urgenti della difesa e promozione dei diritti umani e dell’affermazione della democrazia liberale. 


Solo una piena assunzione di responsabilità e impegni  - e una quotidiana pratica di quello che si vorrebbe che accadesse - potranno far crescere un progetto capace di contribuire significativamente al progresso e sviluppo umano oggi limitato o impedito da leggi e politiche proibizioniste e reazionarie.

La mera enunciazione di valori e principi liberali classici non basta più. Occorre essere conseguenti alle proprie opinioni.


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