Al direttore - Ormai lo scontrino è talmente centrale al dibattito
politico italiano che ci siamo dimenticati che da un paio d'anni
mancano tre giudici alla Corte costituzionale. Certo cantare "o-nes-tà
o-nes-tà" a reti unificate fa sembrare intonati con la vox populi ma,
se i giovani virgulti del Movimento 5 stelle, invece di occupare il
tetto di Montecitorio o le trasmissioni televisive, s'assumessero la
responsabilità di trasformare l'Aula della Camera in seggio
permanente, probabilmente le pronunce sulla legge Severino, da loro
tanto agognate, avverrebbero ancor più in linea col dettato
costituzionale. Non si tratta di scie chimiche, chip
sottocutanei, né della negazione dell'allunaggio, ma avendo scelto di
far politica dovrebbero aver scoperto che lo Stato di Diritto, e la
sua certezza, abbisognano di fatti e non solo di parole. Colgo anche
l'occasione per fare i miei migliori auguri all`avvocato Giuseppe Frigo che leggo non star troppo bene.
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