9.05.2014

Cannabis terapeutica bravo Renzi che dà seguito a un impegno di Berlusconi: la cannabis Made in Italy!

Dichiarazione di Marco Perduca e Donatella Poretti, senatori Radicali nella XVI legislatura:

Ci fa piacere leggere sui giornali di oggi che il governo Renzi intende dar seguito a un impegno preso nel gennaio 2010 da quello Berlusconi relativamente alla cannabis terapeutica. Un impegno che, non senza qualche difficoltà, riuscimmo a far prendere al sottosegretario Giovanardi e il Senatore Gasparri con un ordine del giorno (vedi testo qui sotto).

L'Italia ha tutto ciò che serve per avviare una produzione a livello industriale, il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo, che è un istituto pubblico autorizzato alla produzione di cannabis per scopi di ricerca può inviare il materiale allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e far partire una produzione Made in Itally di cannabinoidi a fini terapeutici oggi vittime del monopolio olandese del Bedrocan.

In Italia, pur essendo consentita la prescrizione di terapie che fanno uso di questi farmaci da sette anni, il loro approvvigionamento è possibile, nei termini previsti dalle leggi, esclusivamente grazie all’importazione dall’estero attraverso le procedure previste dal D.M. 11-2-1997 (Importazione di specialità medicinali registrate all’estero). Non esistono in commercio farmaci registrati a base di cannabinoidi, né  sintetici né naturali, e non esistono produttori italiani autorizzati di cannabis per scopi medici. le pratiche per l'importazione di questi farmaci oggi comportano un notevole aggravio di spesa rispetto al mero prezzo del farmaco, operazione che va ripetuta dopo due mesi, e solo poche Asl forniscono la terapia in regime di day hospital creando enormi disagi che spesso scoraggiano l'uso di queste terapie oppure spingono i pazienti a rivolgersi al mercato illegale - anche perché resta reato l'autocoltivazione. 

In attesa della definitiva conferma, sperando anche che vengano cancellate le pene per chi coltiva da se le piante, come chiede la recente disobbedienza civile di Laura Arconti, Rita Bernardini e Marco Pannella, occorre che il governo corrisponda alle richieste di malati per una pronta distribuzione dei cannabinoidi oggi disponibili su tutto il territorio nazionale. L'Associazione Luca Coscioni ha iniziato un lavoro di sensibilizzazione dei medici e farmacisti al quale speriamo presto si aggreghino gli ordini professionali competenti.I principi attivi dei cannabinoidi, sintetici o naturali, sono inseriti ufficialmente tra le sostanze dotate di efficacia terapeutica (tab II-B: il Delta-9-tetraidrocannabinolo, THC; il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo, denominato anche Dronabinol; il Nabilone). I farmaci a base di cannabinoidi sono da anni impiegati nel mondo nel trattamento dei sintomi di diverse patologie (come per esempio la nausea e il vomito nei pazienti sottoposti a chemioterapia, sindromi dolorose neuropatiche, reumatiche, di origine tumorale e di altra natura, stati di stress post-traumatico, alcuni effetti delle terapie retrovirali nei pazienti affetti da HIV, etc.).

Testo dell'ordine del giorno Poretti Perduca adottato a gennaio 2010. 

considerato che:

la soluzione al problema di rendere sempre, immediatamente e a minor costo disponibili i preparati a base di cannabinoidi, potrebbe essere quella di produrre a livello nazionale questa sostanza per scopi medici;


a Rovigo è operativo il Centro di ricerca per le colture industriali, un istituto pubblico autorizzato che da anni è in grado di produrre chilogrammi di cannabis di diverso tipo e con varie combinazioni di cannabinoidi, materiali vegetali che devono essere periodicamente distrutti.


considerato anche che:
il prodotto vegetale, per essere fruibile dai pazienti, deve essere trasformato in preparazione medicinale e perciò deve essere lavorato da un laboratorio autorizzato, di tipo farmaceutico;

una struttura pubblica che ha la possibilità di fare questa trasformazione è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, che tra le sue mission porta avanti le attività congiunte di ricerca e formazione, per la produzione anche di medicinali orfani;


lo Stabilimento, seppure tenuto a soddisfare prioritariamente le esigenze sanitarie delle Forze Armate, oltre ad essere autorizzato alla produzione di farmaci, può anche acquistare, impiegare e distribuire sostanze stupefacenti e psicotrope e loro preparazioni.


Impegna il governo:

- a valutare l’opportunità  e la fattibilità di una produzione in Italia di farmaci a base di cannabis grazie a strutture pubbliche quali il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze.

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