7.19.2013

Se dimissioni devon proprio essere queste le deve dare Grasso!

E' dal primo giorno della XVII legislatura che il magistrato Pietro Grasso eletto a sopresa Presidente del Senato conduca i lavori d'aula senza la minima attenzione all'italiano (indico per indìco e viceversa) né per il regolamento, e quindi la Costituzione.

Per prima cosa non ha consentito per oltre un mese che venissero create le commissioni perché, sosteneva, non sapendo chi fosse alla maggioranza e chi all'opposizione era impossibile stabilire quanti sarebbero stati  i senatori di questo o quel gruppo. L'Art. 21 del regolamento non novella niente di quanto sostenuto da Grasso.

Altrettanto inusuale la gestione dell'aula.

Non si prendono provvedimenti relativi ai pianisti, ma neanche a favore di chi vota regolarmente mentre siede altrove.

Non si prendono provvedimenti contro chi continua a fotografare o filmare i lavori d'aula.

Non si son prese misure disciplinari nei confronti dei descamisados grillini anche se non esiste una norma del regolamento che imponga agli uomini la giacca e la cravatta (o i pantaloni lunghi per esempio;-) mentre vige una prassi creata da una circolare di un non meglio identificato presidente anni fa.

Non si chiede a chi fa dichiarazione di voto in dissenso dal gruppo di annunciare come voterà e li si lascia parlare ben oltre i 2 o 3 minuti concessi (oggi è successo alla compagna Puppato).

Non si concede la richiesta del sostegno per passare alla verifica del numero legale alla prima votazione della giornata (successo stamani a un non meglio identificato senatore del MoVimento 5 Stelle).

E infine oggi il capogruppo del M5S è stato più volte zittito perché, proprio come tutti gli altri Senatori che lo avevano preceduto, stava citando il Capo dello Stato!

Con questo bestiario mi pare che l'inadeguatezza di chi presiede la Camera alta sia molto più che manifesta.

Ricordo che il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato e che semmai dovesse accadere qualcosa all'inquilino del Colle, la Repubblica italiana sarebbe nelle mani di Piero Grasso che o non conosce, o soprassiede o mistifica il proprio mandato.

Ah, mi ero dimenticato di ricordare, che Piero Grasso è stato Capo della direzione nazionale anti-mafia.

Chissà come lavorava allora...

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