7.21.2013

21 luglio 2000


New York, 21 luglio 2000 (ore 00.00)
A: Segreteria del Partito Radicale
Da: Marco Perduca
Oggetto: Difesa status consultivo, fase 2: contatti 20 luglio


Benjamin Ferencz, già procuratore al processo di Norimberga. Ha firmato l'appello (versione 2), e ha faxato un documento di 2 pagine che Matteo Mecacci invierà. Il testo sottolinea il trattamento riservato alle ONG all'ONU al momento dello scrutinio da parte del Comitato sulle ONG. In un paio di punti si parla anche di "due process" e di "fair trial", lo ho faxato a Francia, Germania, Olanda e Canada, come possibile falsa riga per un intervento domani in sede di Comitato.

Cherif M. Bassiouni, già tutto! dopo un mio lungo appostamento siamo riusciti ad incontrarci ed abbiamo parlato per 45 minuti. Ha esordito dicendo che la nostra prima difesa era debole e che avremmo quasi dovuto respingere le accuse al mittente... :-) A seguito di alcuni contatti da lui avuti nella giornata e del mio riassunto delle puntate precedenti, mi ha detto che lo scenario "congelamento" gli pare il più probabile e che, sebbene sia vergognoso e da rifiutare in toto, deve essere controbilanciato da alcuni elementi che ci possano consentire di avere una possibilità di appello efficace. Bassiouni mi ha suggerito di proporre ai delegati amici, l'idea della creazione di un meccanismo di "fact finding" di raccolta di prove a carico dell'organizzazione non governative per arrivare quindi, dopo un giusto processo, alla stesura di una sentenza basata sull'evidenza delle accuse dello stato membro. Secondo lui il "fact finding" potrebbe essere nominato dal presidente del Comitato e potrebbe essere portato avanti con standard internazionalmente riconosciuti da un esperto indipendente, magari un professore di diritto internazionale (sic!)... io lo ho ringraziato più volte dell'ottimo suggerimento, ma gli ho fatto notare tutta una serie di problemi politico-pratici che la proposta potrebbe incontrare... siamo rimasti che avrei faxato ai nostri alleati la sua idea (cosa che ho prontamente fatto insieme al documento di ferencz, il testo dell'appello e l'informazione che è nostra intenzione di renderlo pubblico alla vigilia del dibattito). Mi ha detto che a cena con Emma, Gianfranco, Vassalli e Flick e alla presenza di Intini, aveva posto la questione del monitoraggio delle attività di Arlacchi da parte del governo italiano ...

Canada:
John Von Kaufamann, delegato osservatore al Comitato. Mi ha detto di aver letto la nostra seconda difesa preliminare, che gli pareva eccellente nei toni e nel merito delle questioni da noi sollevate ed è convinto che proprio di quello si dovrà alla fin fine parlare. Mi ha confermato le intenzioni bellicose di Cuba e mi ha detto che al momento non esiste altro compromesso in giro che non sia la sospensione preventiva. Gli ho detto che se proprio di sospensione preventiva si doveva parlare, forse sarebbe stato il caso di arrivarci con un voto. Mi ha detto che se Cuba fiuta il voto, lo chiederà non sul congelamento, ma sull'adozione del report tout court, cercando così di rendere effettiva la decisione del Comitato fin dalla fine del mese. Il Canada si oppone al congelamento, ma alla fine dei giochi dovrà trovare un accordo con gli europei. Il problema, come al solito, è che non si vuole arrivare al voto che porta via tempo e rovina l'atmosfera Mi ha promesso che sarà presente alla riunione del Comitato.

Italia:
Francesco Maria Talò, delegato al Consiglio di Sicurezza. Ci siamo incontrati per caso, mi ha fatto capire che la contromossa europea è quella di accettare la sospensione preventiva fissando nella risoluzione una data precisa entro cui deve essere tenuta la sessione autunnale dell'ECOSOC. Inoltre mi ha detto che anche altri paesi non coinvolti fino ad ora, sono più che pronti ad accettare il compromesso. Per quanto riguarda la riunione di domani, ha potuto contattare solo, oltre ai “like-minded”, solo la Tunisia che ha confermato una sostanziale posizione di neutralità nei nostri confronti.

Lobby ECOSOC:
Con Matteo abbiamo preparato un dossier fatto dalle 2 memorie difensive per i paesi membri ECOSOC che non sono membri del Comitato. Il documento verrà accompagnato da una lettera personalizzata in cui si sottoleano in particolare gli aspetti procedurali e si cercano contatti diretti in vista anche di un eventuale voto.

Appello:
Come avete visto hanno firmato presidente e direttore di Human Rights in China e uno dei rappresentanti del Dalai Lama. Visto il sostegno che il documento sta ottenendo, forse una sua pubblicazione troppo in anticipo al dibattito potrebbe solo essere controproducente e potrebbe dare il destro alla Russia e pure a Cuba, per procedere con l'adozione del report per rendere operativa la sentenza definitiva. Visto l'orientamento generale verso il congelamento, che a detta di molti europei, gli e ci darebbe più tempo per lavorare nel merito della raccomandazione del Comitato e tentare di modificare quindi la pena, forse sarebbe il caso di pubblicare il testo proprio il 27.

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