6.04.2013

Nella preparazione della conferenza di pace sulla Siria si ascoltino le raccomandazioni della Commissione d'inchiesta dell'ONU. Si armi la giurisdizione internazionale

La Commissione indipendente creata nell'agosto del 2011 dal Consiglio dei diritti umani dell'ONU ha oggi pubblicato il suo rapporto in cui, tra le altre cose, si ritiene che la gravita' della situazione sia tale che il Consiglio di sicurezza deve riferirla alla Corte penale internazionale proprio come fatto per la Libia e il Darfur. 

Il rapporto conferma quanto ventilato nei giorni scorsi circa il possibile uso di armi chimiche durante le ostilità e denuncia la totale mancanza di collaborazione da parte della autorità siriane in merito a indagini in situ la' dove si ritiene siano stati commessi crimini di guerra e contro l'umanità.

Nell'organizzare una serie di manifestazioni nel maggio del 2011 davanti alle sedi diplomatiche siriane in Italia, il Partito Radicale aveva già invocato la necessità che il Consiglio di Sicurezza riferisse la situazione siriana all'ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale proprio perché era chiara non soltanto la sproporzionata reazione del regime di Assad alle manifestazioni che erano convocate e con parole d'ordine di dialogo nonviolento ma anche perché era chiaro un disegno di attacco massiccio e sistematico nei confronti di chi osasse criticare il governo e proponesse riforme democratiche.

Emma Bonino, che tempestivamente e puntualmente ha annunciato che l'Italia non romperà l'embargo sulle armi è stata una degli architetti della Corte dell'Aia e dei maggiori critici della conferenza di pace di Dayton che convoco' aggrediti e aggressori per la ricerca della pace nella ex-Yugoslavia, son certo che troverà gli argomenti adatti per ingaggiare gli 'amici della Siria' sull'opportunità di armare la giurisdizione internazionale come ulteriore elemento per la ricerca della fine del conflitto.

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