6.07.2013

Come mettere Hezbollah sulla Black list dell'Unione europa

Uno degli editoriali sul Foglio di oggi e' intotolato "Hezbollah vince anche in Europa. Sofia ritira le accuse al Partito di Dio. La black list ritorna lontana". Se Hezbollah risulterà vincitore in Europa contro chi lo vuol includere nella lista delle organizzazioni terroristiche lo si scoprirà solo alla fine e non all'inizio della procedura prevista dall'Unione europea per tale possibilità. Non dovrebbe però sorprendere che Emma Bonino, che proprio l'altro giorno aveva confermato al Vice Ministro degli Esteri Israeliano, Ze'ev Elkin l'eccellente andamento dei rapporti tra Italia e Israele, abbia richiesto alla Farnesina dei solidi argomenti legali contro il Partito di dio, i radicali sono tra i pochissimi a esigere il rispetto della Legge per amici e avversari.
Gli inglesi, che comprensibilmente, e per quanto mi riguarda condivisibilmente, vogliono bloccare le potenzialità di raccolta fondi di Hezbollah, dovrebbero ricordare la vicenda degli iraniani Mujaidin del popolo da loro inclusi arbitrariamente nella black list dell'Ue. Grazie alla mancanza di una motivazione documentata, che indusse i magistrati britannici a riprendere il governo di sua maestà in un paio di occasioni, oltre che a una campagna continentale che vide proprio nei radicali alcuni tra i più efficaci promotori della revisione di quella decisione, i Mujiadin, noti per un passato terroristico, furono tolti dalla lista. Quella decisione aprì la strada anche per un de-listing anche negli USA.

Non credo che occorra ricordare al Foglio che Hezbollah è molto più che un'organizzazione terroristica, proprio per questo occorre esser puntuali e precisi colle prove, oltre che colle accuse. Intanto perché non lanciare un'appello pubblico per insistere?

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