Oltre alle misure di austerity, che per Cipro dovranno giocoforza significare la cancellazione del paridiso fiscale pei peggiori regimi e le piu' organizzate cricche criminali del mediooriente, occorre mettere sul tavolo di Nicosia la radicale revisione della missione di pace delle Nazioni unite che da 50 anni e' presente sull'isola.
UNFCYP, vera a propria missione di caschi blu, costa una quarantina di milioni di dollari l'anno a circa venti paesi, l'Italia contribuisce con quattro carabinieri da tre decenni, e un terzo del peso economico viene sostenuto dai grego-ciprioti.
Piu' volte anche in Senato, assieme al collega Paolo Amato, abbiamo chiesto al nostro governo di farsi promotore di una discussione a tutto tondo circa la presenza militare internazionale sull'isola perche', considerazioni economiche a parte, la riteniamo un potente alibi per tenere ostaggio i negoziati tra le comunita' del sud e del nord dell'isola che paion esser sempre in dirittura d'arrivo salvo poi arenarsi sempre per cause "esogene" alla questione. Nei colloqui colle autorita' della Repubblica turca di Cipro nordo, della quale col Tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco siamo cittadini da sei anni, abbiamo riscontrato una disponibilita' a far evolvere UNFICYP in missione di polizia all'interno di una soluzione complessiva della truffa perpetrata ai danni della comunita' turco-cipriota all'epoca del referendum sul piano Annan e la successiva accessione di Cipro nell'UE.
Occorre quindi porre la questiorne in seno alla commissione bilancio delle Nazioni unite, che a primavera discutera' del finanziamento della missione, e, includendo nei negoziati anche i turco-ciprioti, modificare, dopo 50 anni, il mandato di UNFICYP, anche perche' e' una vergogna continentale che l'UE abbia la piu' longeva missione di pace delle Nazioni unite sul territorio di uno stato membro di quella che doveva essere una comunita' di democrazie creata per promuovere la pace collo Stato di Diritto.
Piu' volte anche in Senato, assieme al collega Paolo Amato, abbiamo chiesto al nostro governo di farsi promotore di una discussione a tutto tondo circa la presenza militare internazionale sull'isola perche', considerazioni economiche a parte, la riteniamo un potente alibi per tenere ostaggio i negoziati tra le comunita' del sud e del nord dell'isola che paion esser sempre in dirittura d'arrivo salvo poi arenarsi sempre per cause "esogene" alla questione. Nei colloqui colle autorita' della Repubblica turca di Cipro nordo, della quale col Tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco siamo cittadini da sei anni, abbiamo riscontrato una disponibilita' a far evolvere UNFICYP in missione di polizia all'interno di una soluzione complessiva della truffa perpetrata ai danni della comunita' turco-cipriota all'epoca del referendum sul piano Annan e la successiva accessione di Cipro nell'UE.
Occorre quindi porre la questiorne in seno alla commissione bilancio delle Nazioni unite, che a primavera discutera' del finanziamento della missione, e, includendo nei negoziati anche i turco-ciprioti, modificare, dopo 50 anni, il mandato di UNFICYP, anche perche' e' una vergogna continentale che l'UE abbia la piu' longeva missione di pace delle Nazioni unite sul territorio di uno stato membro di quella che doveva essere una comunita' di democrazie creata per promuovere la pace collo Stato di Diritto.
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