11.26.2012

Sulla legge elettorale continua silenzio commissione affari costituzionali su sentenza CEDU


E' passata quasi una settimana da quando di persona ho consegnato al Presidente Vizzini la sentenza della Corte europea dei diritti umani relativa all'affair Ecoglasnost vs Bulgaria perché la condividesse con tutti i membri della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Tale sentenza conferma le accuse del partito verde bulgaro contro Sofia che aveva modificato la legge elettorale a pochi mesi dalla tenuta delle elezioni. Da oggi quindi, oltre alle raccomandazioni del Consiglio d'Europa, modificare, anche in parte, una legge elettorale a meno di 12 mesi da una tornata elettorale va contro i principi fondamentali - contenuti nel protocollo addizionale alle Convenzione europea dei diritti umani - che codificano cosa occorra perché le elezioni possano esser considerate libere e giuste. I tempi ristretti vanno a creare problemi di disegno di collegi e, cosa ancora più grave, non consentono quella informazione e dibattito pubblico necessario perché si possa poi votare in scienza e coscienza. Anche a seguito dell'editoriale del Presidente Amato pubblicato domenica scorsa sul Sole 24 Ore, che ignora del tutto la sentenza del 6 novembre scorso della CEDU, è quanto mai necessario e urgente che la 1a Commissione affronti nel merito quanto deciso a Strasburgo per non esperci ulteriormente a violazione di impegni internazionali. Confido nella sensibilità del Presidente Vizzini.

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