11.19.2012

KAZAKISTAN: PARTITO RADICALE DENUNCIA CONDANNA POLITICA PER LEADER OPPOSIZIONE KOZLOV

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del PR e di Antonio Stanco, membro del Consiglio generale del Partito Radicale:

Con una seduta lampo, oggi, la Corte d'Appello della regione di Mangistau in Kazakistan ha confermato la condanna a sette anni e mezzo di reclusione e alla confisca dei beni per il leader del partito non registrato "Algà!" Vladimir Kozlov. Si tratta della conferma dell'uso politico della giustizia da parte di uno dei paesi più ricchi del mondo che negli ultimi anni ha notevolmente peggiorato il proprio, già pur preoccupante, record di materia di rispetto dei diritti civli e politici. Il procuratore aveva pasato il proprio caso su confessioni, spesso estorte, a presunti complici o testimoni, mentre nessuna prova è stata portata in merito alle gravissime accuse" hanno dichiarato Perduca e Stango che recentemente si erano recati in Kazakistan anche per incontrare Kozlov in carcere - richiesta che non fu loro concessa.

L'8 ottobre 2012 Kozlov era stato giudicato colpevole di "incitamento all'odio sociale e al rovesciamento violento del sistema costituzionale" e di "creazione di un gruppo criminale organizzato". Due attivisti processati insieme a Kozlov - Akzhanat Aminov e Serik Sapargali - erano invece stati condannati a tre anni di detenzione, con sospensione condizionale della pena. "Con questa decisione in automatico del Tribunale di Aktau" proseguono in Radicali "verranno confiscati al partito "Algà!", il principale dell'opposizione, le sedi e gli autoveicoli in tutte le regioni del Kazakistan, in quanto registrati a nome di Kozlov. Si va quindi a cancellare ogni dissenso democratico nel paese".

Secondo i giudici, i disordini del 16 dicembre 2011 a Zhanaozen, città dell regione prospiciente il mar Caspio, che avevano portato all'uccisione di decine di dimostranti e al ferimento di centinaia di persone da parte di reparti speciali della polizia e che aveva sparato sulla folla, erano stati causati essenzialmente dal partito di opposizione, che avrebbe chiamato i lavoratori licenziati a manifestare e a resistere alle autorità. Nel processo di primo grado (marcato secondo tutti gli osservatori da palesi irregolarità), mentre Aminov e Sapargali avevano parzialmente ammesso delle responsabilità al fine di evitare il carcere, Vladimir Kozlov si era sempre dichiarato non colpevole evidenziando la politicizzazione esplicita del processo e il desiderio di condannarlo per un crimine che non ha commesso.
"Il Partito Radicale segue fin dall'inizio la vicenda e aveva promosso un dibattito al Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU nel settembre scorso per portare all'attenzione dei diplomatici occidentali i preoccupanti sviluppi della situazione kazaka. Settimana scorsa avevamo incontrato in Kazakistan diversi testimoni degli eventi di Zhanaozen nonché osservatori indipendenti del processo. Nell'esprimere la nostra solidarietà a Vladimir Kozlov e ai membri del suo partito annunciamo fin da oggi che continueremo a seguire attivamente la vicenda. Domani Antonio Stango parteciperà a una serie di incontri al Parlamento Europeo a Strasburgo e in dicembre saremo di nuovo presenti in varie località del Kazakistan.

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