11.08.2012

Kazakistan: missione radicale su caso Zhanaozen

Il senatore radicale Marco Perduca, co-vicepresendete del senato del Partito Radicale e Antonio Stango, membro del Consiglio Generale del PR saranno in Kazakistan per una serie di incontri con politici, rappresentanti di ONG internazionali, avvocati, giornalisti indipendenti e testimoni degli incidenti avvenuti il 16 dicembre 2011 a Zhanaozen, che portarono all'uccisione di 16 manifestanti (operai del settore petrolifero in sciopero) da parte delle forze di polizia.

In seguito a quell'evento, alcuni politici, sindacalisti e giornalisti indipendenti sono stati accusati di avere invitato a sovvertire l'ordine costituito e si sono avute diverse condanne; la più pesante, a sette anni e mezzo di reclusione, è stata comminata in ottobre al leader del partito di opposizione "Algà!" ("Avanti!") Vladimir Kozlov per "incitazione alla discordia sociale", "appello al sovvertimento dell'ordine costituzionale" e "creazione e guida di un gruppo organizzato al fine di commettere uno o più crimini". Secondo tutte le maggiori organizzazioni internazionali per i diritti umani, il processo si è svolto senza garanzie per l'imputato e la condanna, motivata da generiche accuse, è stata priva di fondamento.

La richiesta di un’inchiesta internazionale sul tragico episodio di Zhanaozen – dove opera anche l’ENI – è stata avanzata in luglio dall’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani Navi Pillay e sostenuta dal Partito Radicale nel corso di una conferenza svolta a Ginevra in settembre presso il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU. Il caso di Kozlov, attualmente detenuto ad Aktau in attesa del processo d’appello, è stata oggetto di attenzione anche da parte del Parlamento Europeo, dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE e del Comitato Permanente sui Diritti Umani della Camera dei Deputati, presieduto da Furio Colombo, che lo scorso 18 ottobre ha audito uno degli osservatori del processo e la direttrice del principale giornale indipendente, “Respublika”.

I Radicali saranno ad Almaty, Aktau e Zhanaozen fino a tutto lunedi prossimo.

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