PERDUCA (PD). Signora Presidente,
preannuncio il voto di astensione sull'emendamento 1.450. Considerato
l'intervento svolto poc'anzi dal senatore Rutelli, Capogruppo del
senatore Bruno, un po' mi meraviglia questo emendamento.
In ogni caso, la senatrice Poretti
ed io ci asterremo dalla votazione di questa proposta emendativa, cosa
che al Senato equivale ad un voto contrario. Ricordo, però, che oggi non
si pone il problema di inventare pene alternative rispetto a ciò che
viene sanzionato anche con la pena carceraria; noi ci accingiamo - come
spesso accade quando si legifera ad personam - ad assumere una
decisione senza svolgere il minimo dibattito politico e pubblico,
approfondito in tutti gli aspetti della questione. Quando ciò avviene,
si crea una «toppa peggiore del buco», se posso usare un'espressione da
piazza e non da Aula parlamentare.
Concordando quasi totalmente con l'intervento
del senatore Mazzatorta, sottolineo che, dopo la vita e prima del
patrimonio, viene l'onorabilità. Occorre, quindi, declinare le pene per
chi vìola l'onorabilità e la reputazione, tenendo presente che anche la
prospettiva di un passaggio in carcere - pur sapendo che le carceri
italiane sono al di fuori della legge, della legalità costituzionale e
del diritto internazionale - deve essere mantenuta. (Applausi della senatrice Poretti).
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