10.30.2012

Motivazione di astensione sulle "pene alternative"

PERDUCA (PD). Signora Presidente, preannuncio il voto di astensione sull'emendamento 1.450. Considerato l'intervento svolto poc'anzi dal senatore Rutelli, Capogruppo del senatore Bruno, un po' mi meraviglia questo emendamento.

In ogni caso, la senatrice Poretti ed io ci asterremo dalla votazione di questa proposta emendativa, cosa che al Senato equivale ad un voto contrario. Ricordo, però, che oggi non si pone il problema di inventare pene alternative rispetto a ciò che viene sanzionato anche con la pena carceraria; noi ci accingiamo - come spesso accade quando si legifera ad personam - ad assumere una decisione senza svolgere il minimo dibattito politico e pubblico, approfondito in tutti gli aspetti della questione. Quando ciò avviene, si crea una «toppa peggiore del buco», se posso usare un'espressione da piazza e non da Aula parlamentare.

Concordando quasi totalmente con l'intervento del senatore Mazzatorta, sottolineo che, dopo la vita e prima del patrimonio, viene l'onorabilità. Occorre, quindi, declinare le pene per chi vìola l'onorabilità e la reputazione, tenendo presente che anche la prospettiva di un passaggio in carcere - pur sapendo che le carceri italiane sono al di fuori della legge, della legalità costituzionale e del diritto internazionale - deve essere mantenuta. (Applausi della senatrice Poretti).

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