di Fabrizio Ferrante, da http://www.epressonline.net, 25-07-2012
Stamane in occasione dell’insediamento dei nuovi commissari dell’AgCom, si è tenuto a Napoli, sede dell’Autorità, un presidio organizzato dall’associazione radicale Per la grande Napoli.
L’appuntamento è stato utile per ricordare l’urgenza di istanze già
sollevate dai radicali da oltre un anno, segnatamente attraverso la
campagna InformeRai, culminata nella nostra città con manifestazioni
tenutesi anche fuori la Rai. Presente al presidio, anche il senatore Marco Perduca.
Ai nostri microfoni, si sono
intrattenuti dapprima il senatore radicale, successivamente Rodolfo
Viviani e Luigi Mazzotta – presidente e segretario dell’associazione –
quindi una manifestante, madre di un cittadino detenuto, le cui fondate
recriminazioni sono imputabili anche al sistema informativo italiano. Queste le dichiarazioni di Perduca:
” I radicali organizzano, a un anno dalla decisione della vecchia AgCom
una manifestazione davanti al palazzo dove si insedierà oggi la nuova
AgCom, ricordando le delibere che l’autorità garante per le
comunicazioni aveva fatto relativamente a due questioni: da una parte
l’amministrazione della giustizia, dall’altra le condizioni carcerarie
che, per quanto totalmente assenti dalla Rai erano invece state
ricordate come fondamentali da parte dell’AgCom non soltanto il 20
luglio del 2011 ma ancora altre tre volte fino ad aprile del 2012 come
punti fondamentali da far affrontare, sia ai telegiornali che alle
trasmissioni di approfondimento”.
“La Rai, come sempre accade in queste occasioni – ha proseguito Perduca –
non ha corrisposto a queste decisioni dell’autorità garante per le
comunicazioni. Noi che abbiamo seguito molto da vicino l’elezione dei
componenti di questa agenzia, non abbiamo partecipato anzi abbiamo
criticato fortemente il modo con cui i partiti l’hanno occupata,
vogliamo portare all’attenzione come primo atto necessario di questa
nuova AgCom la riparazione non tanto nei confronti dei radicali, che
comunque ancora quattro giorni fa hanno sospeso le proprie dichiarazioni
privandosi del cibo per quattro giorni per ricordare ancora una volta
lo stato della giustizia in Italia senza essere per questo mai
intervistati né ricordati nella loro mobilitazione. Poniamo una
questione che l’AgCom deve a sua volta porre alla Rai. Di solito la Rai a
luglio, agosto e settembre va in vacanza quindi c’è abbondante spazio
per creare occasioni di approfondimento. Si colga l’occasione e si dia
finalmente seguito a quello che non denunciamo noi radicali, ma il
servizio pubblico che la Rai deve fare per contratto. Rispettiamo le
leggi, questo il primo banco di prova per l’AgCom che si insedia oggi.
La Rai e l’AgCom – ha concluso Perduca – devono rispettare le regole”.
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