Intervento dei senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca
Finalmente
la Regione Toscana ha approvato, prima in Italia, una normativa per
semplificare e agevolare ai pazienti l'accesso e la cura con farmaci
cannabinoidi per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in
altri tipi di terapie. Da tempo avevamo indicato come la strada
regionale fosse la più adeguata per cercare di uniformare il diritto
alla salute e alla libertà di cura.
Ora la Toscana potrebbe
passare anche alla produzione del farmaco risparmiando denaro pubblico e
investendo sullo stabilimento chimico farmaceutico militare, infatti,
grazie all'approvazione di un nostro ordine del giorno firmato da
senatori di tutti i gruppi e approvato dal Governo Berlusconi, e perfino
dal sottosegretario Giovanardi, anche la produzione del farmaco
potrebbe essere fatta a Firenze.
A Rovigo è operativo il Centro di
ricerca per le colture industriali, un istituto pubblico autorizzato
che da anni è in grado di produrre chili di cannabis di diverso tipo e
con varie combinazioni di cannabinoidi, materiali vegetali che devono
essere periodicamente distrutti. Il prodotto vegetale, per essere
fruibile dai pazienti, deve essere trasformato in preparazione
medicinale e perciò deve essere lavorato da un laboratorio autorizzato,
di tipo farmaceutico. Una struttura pubblica che ha la possibilità di
fare questa trasformazione è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico
Militare di Firenze, che tra i suoi obbiettivi porta avanti le attività
congiunte di ricerca e formazione, oltre ad essere autorizzato alla
produzione di farmaci, può anche acquistare, impiegare e distribuire
sostanze stupefacenti e psicotrope e loro preparazioni.
Ci
appelliamo al Governo e ai partiti che lo sostengono a garantire una
corsia preferenziale al nostro disegno di legge e agli altri simili in
materia e rendere nazionale il progresso avviato oggi dalla regione
Toscana.
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