12.14.2011

Manifestazioni anti-Putin. Manfredi e Perduca: Paesi occidentali scontano rispetto alla Russia stesso razzismo inconscio avuto verso paesi del Sud Mediterraneo

Dichiarazione di Marco Perduca (senatore radicale/PD) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):

Diciamolo: molti, in Occidente, alla vista delle piazze di Mosca e delle altre città russe strapiene di manifestanti anti-Putin, hanno rivissuto la stessa sorpresa provata nei confronti della “primavera araba”. Come è stato possibile? Avevano già dato per rassegnati e imbelli i cittadini (anche se forse sarebbe meglio dire sudditi) russi come avevano già condannato all'ignavia e all'insignificanza politica i sudditi dei regimi di Ben Ali, Gheddafi, Mubarak. Assad, Ahmadinejad.

Pensavano, ma molti di loro lo pensano ancora, che i diritti civili, la democrazia, lo Stato di diritto siano appannaggio solo dei cittadini europei (meglio se di razza bianca e di fede cristiana) e che non potessero essere apprezzati da altri, in altre parti del mondo; tanto apprezzati da andare in piazza, essere picchiati dalla polizia e uccisi. D'altronde, il razzismo inconscio dell'Occidente fu praticato già nei confronti dei Paesi dell'Est ai tempi dell'Unione Sovietica e dei suoi satelliti, tant'è che la caduta del Muro di Berlino e il crollo dell'URSS colsero impreparate tutte le classi dirigenti europee, con conseguenze che paghiamo tutt'oggi.

Diciamolo: il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito - che ha eletto oggi suo nuovo segretario l'avvocato del Mali Demba Traore – ha sempre lottato per democrazia e diritti umani e civili per tutti, in tutto il mondo, senza distinzione di razza, religione, credo politico.

È la sua grande forza ma anche la sua impegnativa responsabilità, anche nei confronti di chi in queste ore, a Mosca come a Vladivostok, è sceso in strada a gridare che “lo zar Putin è nudo”.

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