10.30.2011

Perché tanto clamore intorno alla Leopolda?

Su Twitter Ernesto Bellisario si domanda "perché tanto clamore intorno alla Leopolda?" (intesa come la riunione oranizzata dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi all'omonima stazione). Siccome twitter non consente approfondimento provo qui ad articolare il mio tweet "quando manca la politica arrivano i "personalismi", qui a dire la verità c'è un problema meno superficiale...", anche perchè Ernesto chiede di poter capire, non so se sarò utile alla comprensione, ma questo è quel che mi viene in mente.

Nel caso di specie, si parla del Partito Democratico che in occasione delle campagne elettorali, e anche di qualche assemblea "deliberativa", elabora fior di documenti salvo poi metterli nel cassetto quando entra in Parlamento.

Bene, in questi giorni siamo sicuramente di fronte a una possibile campagna elettorale, seppure interna al PD (le famigerate primarie), ma siamo sicuramente di fronte all'elaborazione o perfezionamento, di proposte riformatrici (e non riformiste)che, che si tratti dell'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti o del valore legale dei titoli di studio piuttosto che una riforma strutturale delle pensioni, sono temi sempre scansati dalla sinistra italiana perché legata a doppio filo colle oligarchie dell'establishment, quindi partiti e sindacati, che combattono militantemente contro qualsiasi riforma che possa minare la loro posizione dominante e le conseguenti rendite. Guarda caso, molto spesso, si tratta anche di proposte di rifoma liberale promosse dai Radicali...

A oggi queste proposte di riforma liberale erano destinate a divenire clandestine perché contro chi le proponeva (i Radicali) permane una conventio ad excludendum che ne proibisce la conoscenza. Dal momento in cui questo pachetto, per bocca di qualcun altro, inizia a circolare sui maggiori quotidiani italiani, occorre spostare il dibattito su questioni diciamo personali per evitare che queste idee possano raccogliere quel consenso che in effetti sono capaci di raccogliere.

Sia Civati che Bersani, ne dico giusto due, hanno avanzato critiche non nel merito ma nel merito o nel contesto, mentre coloro che si candidano a fare da paceri sollevano necessità di rappacificamento inter-presonale. Se è vero che il personale è politico, qui occorre dare delle risposte al secondo aspetto e non al primo. A oggi non se ne sono viste e dalla settimana prossima inizia la sessione di bilancio in Parlamento.

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