10.31.2011

Ai 100 punti della Leopolda manca qualche virgola, la si metterà?

Ottobre finisce con la pubblicazione dei 100 punti usciti dalla riunione del "Big Bang" della Leopolda di Matteo Renzi. Ci sono molte cose e ne mancano altrettante, specie quelle proposte che potrebbero minare alla radice quel sistema partitocratico che, seppure mai denominato come tale, viene individuato nei suoi connotati e denotati come l'avversario da abbattere.

I 100 punti vengono proposti per un WikiPd quindi arricchibili - forse più che emendabili. A parte qualche qualche proposta peculiare, risulta infatti difficile comprendere la necessità del sostegno alla natalità (diciamo che sono problemi miei), nelle prossime ore occorrerà in effetti contribuire.

Una pria bozza di suggerimenti riformatori si può recuperare nei 31 punti coi quali fu fondata la Rosa nel Pugno nel 2005 e grazie alla quale la coalizione di Prodi poté vincere le elezioni dell'anno successivo.

Tre comunque mi paiono le aree dove occorra appronfondire l'offerta: 1) Riforma istituzionale, 2) Giustizia, 3) Diritti Civili.

Riforma istituzionale
La possibilità di riformare il bicameralismo perfetto non può che essere la fase finale della riforma federale di uno Stato che devolve alla periferia quante più "giurisdizioni" e "responsabilità" possibili. Solo avvicinando il controllore al controllato si può pensare di diminuire la rappresentanza a livello centrale. Di pari passo, con questo distanziare competenze politiche, economiche e fiscali, occorre dare la possiblità ai cittadini, oltre al ritorno al vero collegio uninominale (proposta che nei 100 punti c'è anche se non chiaramente descritta), di poter eleggere, e non indicare, direttamente sindaco, governatore regionale e capo del governo in modo slegato dalle liste che li sostengono.

Giustizia

Alle proposte "efficientiste" contenute nel documento occorre anteporre modifiche radicali del sistema dell'amministrazione della giustizia in Italia. Tra i 100 punti c'è anche un'amnistia temperata e limitata ai reati contro la pubblica amministrazione o "politici", bene, il coraggio del riformatore deve essere maggiore e consigliare una molto più ampia amnistia e indulto per cancellare reati e pene detentive per centinaia di migliaia di italiani per avviare al contempo una riforma radicale della giustizia che abolisca l'obbligatorietà dell'azione penale, separi nettamente le carriere tra magistratura inquirente e giudicante e reintroduca la responsabilità civile pei magistrati che sbagliano. Anche una prospettiva "innovatrice" o "efficientista" non può comunque tollerare oltre 35mila reati penali, molti vanno rottamati.

Diritti civili
Nei 100 punti si parla di unioni civili con riconoscimento di pari diritti della coppia come se legati dal matrimonio. Non si parla di chi possa accedere a questo nuovo istituto e quindi, una lettura liberale vuole consentito ciò che non è proibito e si potrebbe ritenere che si tratti di una riforma "asessuata". Meglio sarebbe comunque specificare. Allo stesso tempo però, giusto per rimanere nel grande tema del diritto di famiglia, visto che si parla di quoziente famigliare e adozioni, occorre riformare quella codificazione del progresso sociale dell'Italia degli anni '70, in molti più punti dalle pari tutele pei figli naturali, all'abolizione dei tribunali pei minorenni all'accellerazione dei tempi per il divorzio oltre che all'elaborazione di norme certe per la bi-genitorialità.

Occorre infine affermare la libertà individuale in merito alle scelte terapeutiche per cura del dolore, interrompere gravidanze e fine vita.

Ci sono poi regolarizzazioni da afferare a chiare lettere e riguardano: immigrati, sostanze stupefacenti e lavoratori del sesso.

Vedremo

2 comments:

Anonymous said...

Concordo su molte tue precisazioni, sarebbe bello vedere un VERO cambiamento che parte dal basso... Pensa come sarebbe Matteo presidente e Marco ministro della giustizia... ;-) Lucas Del Camper

perdukistan said...

io mi accontento di un'ambasciata, magari nei caraibi ;-). tutto bene?