7.02.2011

Le proposte di modifica degli obiettivi in Afghanistan son articolate da anni in documenti ufficiali: si a legalizzaizone oppio e si a responsabilita' per errori NATO

L'unico modo per onorare l'operato dei militari italiani caduti in Afghanistan e' dare la parola alla forza delle idee e non al tatticismo elettoralista e para-pacifista del 'ridimensionamento' della presenza italiana nell'ISAF. Da oltre quasi 15 anni in seno all'Onu, quindi ben prima dell'11 di settembre, il Partito Radicale Nonviolento propone che si passi alla regolamentazione del papavero afgano per farne oppio per analgesici, a seguito delle elezioni parlamentari del 2005 dove la presenza europea era coordinata da Emma Bonino, anche il Parlamento europeo convenne che fosse urgente valutare una revisione delle politiche correnti in materia di oppio e nel 2007 li Pe, su proposta dell'eurodeputato Radicale Marco Cappato, chiese formalmente alla Commissione e al Consiglio di di finanziare un progetto pilota di oppio medico. Questa e' la modifica di obiettivo da proporre agli alleati.

E' chiaro che continuare col tenere fuori dalla legalita' il 40% del Pil afgano contro gli interessi del 10% della popolazione, consegnando quindi miliardi di dollari di finanziamento agli insorgenti vuol dire insistere con una politica fallimentare, tanto fallimentare quanto il non aver mai sospeso o indagato i responsabili NATO al centro di drammatici errori nei bombardamenti. Solo con queste due modifiche si potra' tentare di recuperare la speranza di conquistare 'i cuori e le menti' di chi da 40 anni non conosce pace e giustizia.

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