6.11.2011

Si deferisca la Siria alla Cpi

Assad assai peggio di Gheddafi, vergognoso silenzio politica e media italiani complice dell'impunita' pei crimini commessi contro rivolte spontanee.

Per scatenare la reazione della comunita' internazionale contro Gheddafi bastarono due reportage di Al Jazeera, perche' dalla comunita' internazionale arrivassero le prime dichiarazioni di cessate il fuoco in Siria non son bastati 1000 morti. Ma quel che e' ancora peggio e' che, a fronte dell'espulsione dei media internazionali, si reprime nel sangue ogni tentativo di far uscire informazioni su quanto avviene in Siria. Per tutta risposta la stampa italiana si conforma all'impossibilita' di informare sulle condotte criminali del regime di Assad. Forse perche' alla Farnesina si ritiene di poter risolvere la crisi colla solita diplomazia silenziosa?

Oltre due mesi di rivolte per la liberta' e la democrazia - per la stragrande maggioranza dei casi spontanee - all'inizio sono state confrontate quotidianamente colle armi della polizia, negli ultimi giorni invece si e' passati all'artiglieria pesante dell'esercito.  Si tratta di una patente, continuata e massiccia violazione del diritto umanitario internazionale che e' alla base dello statuto della Corte Penale Internazionale. Come la Libia e il Sudan, la Siria non riconosce la giurisdizione della Cpi, occorre quindi che il Consiglio si Sicurezza convochi una riunione urgente per deferire la situazione siriana al Procuratore della Corte perche' si avviino le indagini per i crimini contro l'umanita' commessia dal regime di Assad.

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