Per lo svolgimento e la risposta scritta ad interrogazioni
PERDUCA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signor Presidente, intervengo per sollecitare due interrogazioni al Ministero dell'interno: la prima, la 3-02131, per la verità, già sollecitata la settimana scorsa dalla senatrice Carloni, a sua prima firma, e la seconda, la 4-05289, presentata insieme alla senatrice Poretti, alla quale anche la senatrice Carloni ha deciso di apporre la sua firma (ricordo che la senatrice Carloni è oggi a Parigi in missione).
Entrambe hanno a che fare con i centri di identificazione ed espulsione: in particolare, la prima con il centro di identificazione ed espulsione di Santa Maria Capua Vetere. La seconda chiede informazioni circa i motivi per i quali non soltanto ai CIE, ma anche ai centri di assistenza per coloro che chiedono l'asilo, è stato proibito l'accesso alla stampa. La presenza di operatori dell'informazione, che in modo indipendente possono anche smentire le dichiarazioni che fanno non soltanto le forze dell'ordine e i trattenuti ma anche i parlamentari che visitano in queste ore i centri, è fondamentale. Lo dico - per esempio - perché stanotte, alle ore 3, ci è giunta notizia di un incendio scoppiato al CIE di Santa Maria Capua Vetere, e almeno due sono le versioni date relativamente all'incendio: da un parte, sarebbero stati gli ospiti ad appiccare il fuoco alle tende; dall'altra, invece, sarebbero stati i lacrimogeni della polizia e dei carabinieri per sedare una presunta rivolta a seguito della distribuzione del latte.
Negli ultimi anni abbiamo presentato decine e decine di interrogazioni, ma nessuna di esse ha mai ricevuto una risposta. Nell'ultima ora solamente ho notato sul mio blog tre visite del Ministero dell' interno. Siccome le cose si sanno, occorrerebbe rispondere in maniera formale, anche perché siamo in patente violazione, sistematica e continuata, dei diritti fondamentali di decine e decine di persone che non sono cittadini italiani. Nel caso di specie, si tratta di 96 cittadini tunisini trattenuti, contro tutte le norme vigenti, nazionali ed internazionali, in uno spazio che si spera faccia da tendopoli provvisoria esclusivamente per un periodo limitato; il Ministro vorrebbe entro la fine dell'anno, noi riteniamo che debba essere chiuso entro la settimana prossima quando scade il 60° giorno di trattenimento, e trasformato in un centro per l'identificazione e l'espulsione, dove non ci sono letti, tavoli, sedie, dove i bagni sono all'esterno della tenda, dove vengono trattenute le persone a 30 gradi con un'umidità del 100 per cento.
Sollecitiamo queste interrogazioni, ricordando che anche nelle ultime ore è occorsa un'ulteriore violazione dei diritti umani, sulla quale occorre fare informazione a 360 gradi.
MARCENARO (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCENARO (PD). Signor Presidente, vorrei aggiungere la mia voce a quella del senatore Perduca. Nelle settimane scorse la Commissione per i diritti umani ha effettuato una missione nel campo di Santa Maria Capua Vetere. Nella relazione sulla missione svolta dalla Commissione, che è stata inviata a tutti i senatori, si parla di condizioni inaccettabili che, se non vengono rapidamente rimosse, possono dare origine a elementi oltre che di sofferenza, come ogni giorno avviene, anche di tensione e di pericolo.
Per questo, anch'io ritengo sia molto importante che il Governo risponda urgentemente ai problemi posti con le interrogazioni presentate dal senatore Perduca e dalla senatrice Carloni.
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