Dichiarazione del Senatore Marco Perduca e di Marco Cappato Consigliere comunale di Milano della lista Bonino Pannella:
"Premesso che le NATO sta portando avanti la peggiore dell campagne di diplomazia pubblica possibili andando a bombardare un popolo che si è impegnata a salvare dal suo carnefice, e premesso anche che l'Italia colla sua opera di sdoganamento di Gheddafi ha contribuito in modo sostanziale a farne un partner per tutta la comunità internazionale e la nostra economia - rafforzandone quindi la posizione di dominio della propria società - che oggi il Ministro Frattini prima e il Presidente Formigoni poi invochino una tregua umanitaria dà la dimensione della capacità politica a prevenire o ripondere ai conflitti.
"Premesso che le NATO sta portando avanti la peggiore dell campagne di diplomazia pubblica possibili andando a bombardare un popolo che si è impegnata a salvare dal suo carnefice, e premesso anche che l'Italia colla sua opera di sdoganamento di Gheddafi ha contribuito in modo sostanziale a farne un partner per tutta la comunità internazionale e la nostra economia - rafforzandone quindi la posizione di dominio della propria società - che oggi il Ministro Frattini prima e il Presidente Formigoni poi invochino una tregua umanitaria dà la dimensione della capacità politica a prevenire o ripondere ai conflitti.
Ieri occorreva insistere col alleato "strategico", per usare un'espressione cara a D'Alema, perché ci concedesse facilitazioni su gas e petrolio, oggi, che il mondo ha potuto apprezzarne la qualità di governo dei libici, dopo aver fatto la voce grossa si è passati a invocare la conversione umanitaria della presenza militare. Piuttosto che lavarsi la coscienza a buon mercato Frattini e Formigoni chiedano un cambio di strategia offensiva della NATO che usi tutti i ritrovati tecnologici per guadagnare le menti e i cuori dei libici, chiedano che i responsabili degli incidenti nei bombardamenti degli alleati vengano almeno sospesi e si adoperino perché il negoziato dell'Unione africana comunque rispetti le delibere del Consigio di sicurezza e le imminienti decisioni della Corte penale internazionale.
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