Nel suo discorso di oggi il Presidente della Toscana ha annunciato impegno della sua giunta a lavorare perche' sia allargata 'la base di coloro che godono dei diritti politici' e venga quindi assicurato agli immigrati regolari il diritto di voto e la cittadinanza ai tanti giovani di famiglie straniere che nascono, vivono e studiano in Italia e in Toscana. Avendo la Toscana una delle leggi più avanzate anche nel campo della tutela del diritto alla salute di chiunque si trovi nella regione, occorre che a questa liberalità faccia seguito il rifiuto a costruire il Centro di identificazione ed espulsione che il Governo ha chiesto.
I diritti non possono essere riconosciuti sulla base di uno status, nel 90% dei casi gli immigrati divengono irregolari dopo che sono entrati nel nostro paese con un visto o un permesso di lavoro temporaneo, occorre quindi che anche l'amministrazione regionale concorra a facilitarne la regolarizzazione laddove possibile e che, eventualmente, crei dei centri di Assistenza per chi richiede il riconoscimento dello status di rifugiato perché in fuga da persecuzioni, conflitti o anche carestie. Rossi dica chiaramente che in Toscana non ci sarà un CIE.
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