PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signora Presidente, mi sono iscritto a parlare perché sono stato travolto dall'operazione verità del senatore Mazzatorta che è un avvocato attentissimo ad alcune questioni. In particolare, egli ha detto: ci pieghiamo anche noi - parlando credo a nome del suo Gruppo - alla mala pratica della proroga di alcune scadenze. In effetti all'interno di questo provvedimento ce se ne sono moltissime: sono moltissime le scadenze che sono state prorogate perché purtroppo questo Parlamento molto spesso viene privato della possibilità di fare il proprio lavoro.
Non entro nel merito della questione di Radio radicale perché, avendo all'epoca firmato in discussione di finanziaria ben 203 senatori un emendamento - poi trasformato in un ordine del giorno e fatto proprio dal Governo - che obbligava il Governo a fare quello che si è fatto all'interno di questo milleproroghe chiaramente tutti sanno di cosa stiamo parlando e soprattutto tutti conoscono il tipo di finanziamento, tramite convenzione, di cui Radio Radicale gode proprio perché non esiste nessuno che a norma di legge possa partecipare allo stesso tipo di trasmissioni. Volevo sottolineare però in particolare una delle proroghe proposte dal senatore Mazzatorta stesso e fatte proprie dalla 1a Commissione che è presente all'emendamento 2.23 in cui, dopo il comma 8, si chiede di aggiungere alla fine il seguente: «8-bis. All'articolo 42-bis, comma 2, quinto periodo, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole "31 marzo 2009" sono sostituite dalle seguenti: "31 maggio 2010"».
Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di qualcosa che per un federalista dovrebbe essere il nemico dei nemici: stiamo parlando dei cosiddetti manifesti per la campagna elettorale. È una sanatoria che in qualche modo da un lato cancella i reati commessi da chi li affigge e dall'altro anche le multe che devono essere pagate per questo tipo di pratica.
Cos'è successo durante tutto l'anno scorso? Campagne elettorale provinciali e comunali, primarie e controprimarie, auguri natalizi e pasquali: adesso che siamo un'altra volta in campagna elettorale, si chiede addirittura di prorogare al 31 maggio 2010 tutto ciò che verrà fatto, quindi con una sorta di amnistia ex ante.
Oggi sul «Corriere della Sera» il solito Rizzo, anche con l'aiuto del Segretario dei Radicali italiani, che da sempre si è manifestato contrario a questo tipo di pratica, denunciandola quotidianamente - e mi pare di capire che questo faccia parte anche della campagna elettorale di chi è stato malamente tirato in ballo poco fa - ha tentato di invitare a non partecipare a questa pratica di violazione delle leggi per quasi 100 milioni di euro. Di cosa? Di minori entrate per i Comuni. Pensate voi: tutti i senatori del Gruppo della Lega sono sindaci e nessuno s'interessa di questo problema di minori entrate all'interno delle loro casse. Stiamo parlando di 100 milioni di euro, ma non solo: si dovrà agire ulteriormente a livello locale per staccare tutti questi manifesti. Ribadisco la data: parliamo del 31 maggio 2010. Abbiamo quindi ancora due mesi di campagna elettorale: c'è chi vincerà e chi perderà, ma alla fine ci saranno anche i ringraziamenti di chi ha vinto e di chi ha perso, per non parlare degli auguri pasquali.
Allora, visto e considerato che si vuole sempre fare tanta verità e anche tanta lotta contro il regime di Roma ladrona da parte degli amici e colleghi della Lega, che lo si faccia al cento per cento, raccontando - magari anche grazie agli microfoni di Radio Radicale - i propri comportamenti, per rendere noto a piè pagina dei manifesti che selvaggiamente saranno affissi in tutta Italia che avete chiesto una sanatoria per non fare entrare nelle casse, anche dei vostri Comuni pulitissimi, soldi che invece vi sarebbero entrati se avessimo fatto rispettare a pieno la legge. (Applausi dal Gruppo PD).
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