11.13.2009

Sull'aggressione alla sede del Partito radicale da parte del gruppo "Lotta studentesca"

Sull'aggressione alla sede del Partito radicale
da parte del gruppo "Lotta studentesca"

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, prendo la parola per denunciare l'aggressione avvenuta questa mattina alla sede del Partito radicale da parte del movimento «Lotta studentesca», che si autoproclama vicino a «Forza Nuova», che ha fatto irruzione in via di Torre Argentina, n. 76. Dopo aver lanciato contro il muro qualcosa che ha provocato uno scoppio, ha coperto le scale di volantini offensivi nei confronti del Partito radicale e ha attaccato tre crocefissi davanti alla porta della sede del mio partito.

Vi leggo la dichiarazione di Roberto Benignetti, portavoce del movimento, che potete trovare anche sul sito Internet "lottastudentesca.net": «Si tratta di un'azione pacifica» - figuriamoci che cosa sarebbe successo se fosse stata violenta! - «finalizzata alla critica della visione di un'Europa priva di quei valori che l'hanno costruita nei secoli: cristianità, Nazione e popolo. I Radicali sono tra coloro che vorrebbero distruggere questi princìpi e svuotare l'Europa, sia spiritualmente che moralmente. Il loro pensiero rispecchia la deriva che l'Europa di Lisbona sta prendendo, scardinare culture e valori millenari. La sentenza della Corte di Strasburgo sui crocefissi è un esempio di disgregazione dell'identità comune ai popoli europei. Non permetteremo a nessuno di imporre dogmi ultralaicisti in Italia e chi tenterà di rimuovere il crocefisso si troverà di fronte a un muro umano guidato dalla lotta studentesca. Con questa iniziativa lanciamo ufficialmente la campagna per riportare i crocefissi nel nostro Paese».

In risposta a questa iniziativa, lancio una campagna straordinaria di iscrizione al Partito radicale transnazionale e informo che da oggi pomeriggio a Chianciano si terrà l'VIII Congresso dei Radicali italiani. Se queste sono le manifestazioni di contrarietà alla sentenza di una Corte sovranazionale - manifestazioni pacifiche, come ci viene detto - credo che nelle prossime settimane noi saremo invece impegnati, con la vera non violenza, a far rispettare il diritto internazionale. (Applausi della senatrice Poretti).

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