PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Perduca, il quale nel corso del suo intervento illustrerà anche l'ordine del giorno G100. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signor Presidente, spero che la Corte costituzionale avrà modo di esprimersi appieno sull'interpretazione dell'articolo 32 da poco evocata dal senatore Nania, perché mi pare che ne sia stata data una interpretazione non so se dire restrittiva ma sicuramente manipolativa durante il dibattito relativo al testamento biologico, dibattito che ha evidenziato il contrasto tra alcune visioni all'interno della maggioranza e la Costituzione stessa.
L'ordine del giorno G100, che come delegazione radicale e quindi con la senatrice Poretti e la presidente Bonino abbiamo deciso di presentare, vuole andare nella direzione già adottata in altri ambiti tanto dalla Camera, quanto dal Senato e fatta propria dal Governo, in particolare dal ministro Brunetta, relativa in primis alla trasparenza dei dati che attengono all'amministrazione pubblica e, in seconda battuta, alla possibilità di far valutare al cittadino l'operato dei dipendenti dello Stato e quindi, attraverso un confronto pubblico e trasparente, poter arrivare al miglioramento della fornitura del servizio, sempre tenendo presente la necessità di tenere sotto controllo i costi.
L'ordine del giorno di carattere generale che abbiamo voluto presentare va in questa direzione e credo non vi sia modo migliore di illustrarlo che leggerlo. Premesso che la popolazione italiana presenta ottimi valori di salute (fra i migliori del mondo) e partecipa di un buon livello complessivo di sanità, comparabile con quello degli altri Paesi di pari sviluppo economico; premesso che nel quadro del Sistema sanitario nazionale è però innegabile la presenza di problemi evidenti e misurabili, laddove si guardi alla forte disomogeneità dei servizi sul territorio, o a un rapporto mediocre con gli utenti, che tutti gli indicatori (anche l'Euro Health Consumer Index) mostrano che riguarda l'intero sistema nazionale. Premesso che il livello di spesa sanitaria non è il problema e tanto meno la soluzione, visto che l'Italia spende il 9 per cento del PIL per la sanità ed è in linea con la media dei principali Paesi industrializzati, per cui un ulteriore aumento della spesa sarebbe anzi deleterio, perché andrebbe a consolidare le inefficienze e ritarderebbe le soluzioni. Premesso che in alcuni Paesi, (soprattutto quelli anglosassoni) il ruolo del cittadino è visto sempre più come attivo e incidente sul governo del sistema, la vera proposta riformatrice per l'Italia in campo sanitario sarebbe quindi l'introduzione di un sistema di valutazione, informazione e scelta a tutti i livelli del sistema sanitario, trasformando il cittadino-paziente in soggetto attivo e strumento esso stesso di governo del sistema. In questa logica e con questo obiettivo, sarebbe opportuno creare sistemi di valutazione quantitativa indipendente per tutti i servizi sanitari, a tutti i livelli del sistema, rendendo pubblica, semplice e facilmente accessibile l'informazione sui risultati delle valutazioni.
Tra le proposte operative immediate ed attuabili a breve sarebbe necessario, in primis, rendere pubblici curricula, obiettivi, risultati e valutazioni dei direttori generali delle ASL e delle AO attraverso la creazione di una anagrafe pubblica digitale; inoltre, creare un sito web ove i pazienti dei medici di medicina generale possano esprimere il grado di soddisfazione sul proprio medico curante, relativamente a puntualità, reperibilità, disponibilità al dialogo, completezza delle informazioni ed organizzazione; creare sistemi di valutazione di strutture e servizi, per renderne pubblici i risultati, chiedendo che si applichino a tutte le strutture del sistema sanitario italiano, e rendere possibili comparazioni e risultati delle valutazioni sia via internet che fisicamente in loco; in ultimo, definire un vero sistema di valutazione indipendente della reale efficacia delle cure e dei farmaci ed un servizio di informazione indipendente a cittadini ed operatori, coinvolgendo l'attuale Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali in questa funzione (sul modello di un istituto nazionale britannico, che si chiama Istituto nazionale per l'eccellenza clinica).
Premesso tutto ciò, con l'ordine del giorno G100 si impegnerebbe il Governo a definire e a realizzare, in accordo con le Regioni, un sistema di valutazione delle diverse tipologie di servizi sanitari erogati ai cittadini nell'ambito del Servizio sanitario nazionale ed un sistema di informazione sui risultati che sia facilmente accessibile a tutti i cittadini.
Ripeto che tutto ciò è in linea con quanto si sta iniziando a fare per rendere non soltanto più trasparente - cosa che già di per sé rappresenta una nota di merito - l'amministrazione pubblica, ma anche per far conoscere i dati al cittadino che usufruisce di tali servizi; nello stesso tempo, si intende dare la possibilità allo stesso cittadino di reagire per far migliorare il servizio non esclusivamente per se stesso, ma anche per la collettività. (Applausi dal Gruppo PD).
1 comment:
con agorà digitale e la luca coscioni si potrebbe pensare ad un progetto che possa raccogliere e pubblicare le valutazioni dei pazienti sulle prestazioni sanitarie che ogni operatore del settore fornisce.
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