9.29.2009

In Bielorussia Frattini incontri dissidenti per rendersi conto di successo “engagement paziente" e chieda moratoria della pena di morte

Nella giornata di domani il Ministro Franco Frattini si recherà in visita ufficiale a Minsk, ricambiando quella del Presidente Lukashenko, la primavera scorsa. Considerato che si tratta della prima visita di un Ministro degli Esteri europeo dal 2004 - anno in cui l’UE inaugurò la linea delle sanzioni verso il regime di Minsk- occorre che in quell'occasione si incontrino i dissidenti politici e venga chiesta una moratoria della pena di Morte.

Su Il Messaggero di oggi il Ministro Frattini rivendica la leadership italiana nella politica di “engagement paziente” avviata dall’UE lo scorso anno. La strategia delineata dal Ministro dovrebbe portare nel medio periodo a una progressiva integrazione della Bielorussia nell’Unione Europea.

Da decenni, come radicali, abbiamo considerato l’allargamento dell’UE un'arma di attrazione di massa utile a rafforzare e consolidare la transizione democratica di tutti quei paesi che, dal Mediterraneo al Caucaso, passando per i Balcani, avessero compiuto dei passi avanti in materia di rispetto dei diritti umani.

La Bielorussia a oggi resta una drammatica eccezione in tutto il continente europeo, tant’è vero che è l’unico a non far parte del Consiglio d’Europa. Dal 1994, il regime di Lukashenko è stato, e rimane, il più grosso ostacolo all'integrazione europea di quel paese. Infatti, contrariamente a quanto affermato dal Ministro Frattini, non vi è stato alcun progresso rilevante sul fronte della democratizzazione: la pena di morte non è stata abolita, con esecuzioni negli ultimi mesi, la promessa di liberare alcuni prigionieri non è stata mantenuta e tutte le manifestazioni di dissenso continuano a venire sistematicamente represse con la forza.

Spero che la pazienza del Ministro Frattini sia almeno pari a quella della Commissaria Ferrero-Waldner e dell’Alto Rappresentante Solana che durante le loro visite a Minsk hanno sempre trovato il tempo di incontrare i rappresentanti dell’opposizione per rendersi conto di persona dello stato delle libertà civili in quella che rimane l’ultima dittatura europea

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