La lodevole iniziativa del Ministro Frattini di aprire le porte della nostra ambasciata di Teheran per manifestare solidarietà, vicinanza e soccorso umanitario a chi si batte per una piena libertà d'espressione politica in Iran non deve rimanere operazione isolata. Occorre infatti soprassedere all'invito all'Iran di essere presente al G8 di Trieste di fine mese. Solo così ci si dimostrerebbe terzi nel confronto, purtroppo sempre più violento, tra le varie fazioni iraniane. L'apertura ai dissidenti da parte di chi ne legittima i persecutori non credo che potrebbe essere giustamente ritenuta genuina. Di concerto coi partner europei il Ministro Frattini decida di non insistere a che il suo omologo iraniano venga in Italia il prossimo fine settimana.
IRAN: FRATTINI, AMBASCIATA ASSISTERA' MANIFESTANTI FERITI =
(AGI) - Roma, 21 giu. - "L'Italia non si sottrarra' agli sforzi internazionali di assistenza umanitaria". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini che, in attesa di coordinarsi con i colleghi europei, ha intanto "dato istruzioni" all'Ambasciata d'Italia a Teheran" di "accogliere ed assistere i manifestanti feriti" "ove vi fosse richiesta e bisogno di assistenza". Lo rende noto un comunicato della Farnesina.
Frattini approfondira' questi aspetti mercoledi' a Stoccolma, in occasione del suo incontro con il Ministro degli Esteri svedese Carl Bildt, presidente di turno dell'Ue a partire del primo luglio. Il Ministro Frattini continua a monitorare direttamente l'evoluzione della situazione in Iran e reitera l'invito alle autorita' iraniane a giungere ad una soluzione pacifica della crisi, verificando con completezza ed imparzialita' quale sia stata la volonta' espressa dal popolo, e a favorire la cessazione delle violenze e ad evitare ulteriori spargimenti di sangue. "Le violenze sono comunque nemiche dell'Iran, della sua storia e lunga tradizione", ha concluso Frattini. (AGI)
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